Meloni convoca i fedelissimi a palazzo Chigi: vertice di Fdi a pranzo con La Russa e Arianna
Palazzo Chigi, 26 luglio, poco prima delle 13. Mentre molti ministri lasciano la sede del governo, al termine delle attività della mattinata (prima un Consiglio dei Ministri, poi la presentazione del piano per la Zes del Mezzogiorno), l'auto del presidente del Senato Ignazio La Russa fa il suo ingresso nel cortile del palazzo. La Russa scende dalla macchina, indossa la giacca e si avvia all'interno dell'edificio. La presenza del presidente del Senato a Chigi suscita una comprensibile curiosità, anche perché arriva al termine di una settimana di polemiche, dopo le controverse frasi pronunciate dalla Seconda Carica dello Stato, durante la cerimonia del Ventaglio, sull'aggressione al giornalista della Stampa Andrea Joly.
Decidiamo quindi di appostarci sul retro del palazzo, per attendere l'uscita del presidente del Senato. In questo modo scopriamo che La Russa non è l'unico ospite a pranzo di Giorgia Meloni. Attorno alle 14,30, la macchina del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida lascia la sede del governo. Poco prima delle 15.30, due ore e mezza dopo l'arrivo, anche il corteo di auto di La Russa si allontana dall'edificio. Subito dopo, in rapida successione, escono prima il deputato di Fratelli d'Italia e coordinatore nazionale del partito Giovanni Donzelli e poi la sorella della premier e capo della segreteria politica del partito Arianna Meloni.
Anche se da palazzo Chigi la notizia non viene confermata, è ragionevole ipotizzare che dunque Meloni abbia voluto riunire nella sede del governo la sua cerchia di fedelissimi. L'unica dei partecipanti che i cronisti riescono ad avvicinare all'uscita è Arianna Meloni. La sorella della premier prova a dissimulare: "Ero qui solo per salutare mia sorella che parte per la Cina, non ho notizia di nessun vertice" risponde ai giornalisti, ma accennando un sorriso ironico.
Anche sui contenuti dell'incontro (di cui non abbiamo l'elenco completo dei partecipanti) non ci sono commenti da parte dell'entourage della presidente del Consiglio. Di certo si è trattato di un confronto ampio, che arriva alla vigilia della partenza di Meloni per la Cina e a quindici giorni dalla pausa estiva dell'attività politica, ma anche in un momento particolarmente caldo della fase politica. Da un lato c'è la partita europea in cui, dopoil voto contrario di Fdi su Ursula Von der Leyen al parlamento Ue, l'Italia deve ora condurre la trattativa per il Commissario e gestire la possibile sostituzione del ministro Fitto, grande favorito per il ruolo.
Sul fronte interno, poi, oltre alle fibrillazioni interne alla maggioranza su Autonomia Differenziatae non solo, ci sono i provvedimenti ancora all'esame del parlamento e le sfide dell'autunno da preparare, a cominciare dalla complicata manovra finanziaria. Sullo sfondo, i prossimi appuntamenti elettorali, ai quali da poche ore si è aggiunto quello in Liguria, dopole dimissioni di Giovanni Toti. Insomma, è facile immaginare che il menù del pranzo di Meloni con il suo cerchio magico sia stato particolarmente ricco.