Meloni contro estensione green pass e obbligo vaccinale: “Libertà individuale è sacra e inviolabile”
In Italia, da qualche giorno, si è ricominciato a parlare di obbligo vaccinale contro il Covid. La variante Delta fa paura a tutta l'Europa, che assiste con il fiato sospeso a ciò che accade nel Regno Unito. Il governo riflette su nuove restrizioni per contrastarla, ma allo stesso tempo guarda alla decisione presa da Macron. In Francia, nelle prossime settimane, il green pass diventerà obbligatorio per attività quotidiane, come andare al ristorante o salire sui mezzi pubblici. Oltre che per tutti gli eventi come concerti, spettacoli teatrali o proiezioni al cinema. In diversi, in queste ore, stanno aprendo all'utilizzo esteso del green pass anche in Italia. La reazione di Giorgia Meloni è stata durissima: "L'idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l'ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana – ha twittato la deputata – Una follia anticostituzionale che Fratelli d'Italia respinge con forza, per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile".
Obbligo vaccinale, cosa ne pensano i politici
Non si tratta di un vero e proprio obbligo vaccinale, ma chiedendo il green pass per attività quotidiane lo si rende sostanzialmente indispensabile. In ogni caso, però, dovrebbe restare in vigore la possibilità di ottenere il certificato verde con tampone negativo, ma con durata di quarantotto ore. Perciò bisognerebbe effettuare un test ogni volta che si vuole andare al ristorante o salire su un treno. O almeno questo è ciò che sta accadendo in Francia, dove – in risposta all'annuncio di Macron – sono arrivate quasi un milione di prenotazioni solo ieri sera. "Il mio consiglio è seguire Macron", suggerisce Matteo Renzi. Poi rilancia: "Io sarei per l'obbligo vaccinale per il personale sanitario e scolastico". Anche dal Partito Democratico guardano con interesse alla decisione del presidente francese: "Adottiamo anche in Italia la linea annunciata da Macron di estendere il green pass per accedere a ristoranti, caffè e trasporti – dice la deputata ed ex ministra Paola De Micheli – Di fronte alla risalita dei contagi a causa delle varianti del virus, occorre ribadire che vaccinarsi è l'unico modo per proteggere noi stessi e gli altri". Le fa eco un'altra deputata dem, Alessia Morani: "Dobbiamo farlo anche in Italia, questo provvedimento è ineludibile se vogliamo sconfiggere davvero la pandemia".
Dall'area di centrodestra non tutti la pensano come Giorgia Meloni: "Per prima ho proposto l'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, nonostante la titubanza di parte del Parlamento e le minacce ricevute dalla setta dei no vax – ricorda la senatrice forzista Licia Ronzulli – Oggi dico che bisogna estendere l'uso del green pass anche per accedere a luoghi in cui gli assembramenti sono inevitabili come ristorarti, bar, cinema, teatri, mezzi di trasporto, stadi e così via". E rilancia la vaccinazione obbligatoria per il personale scolastico, d'accordo con la capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama: "Se non è percorribile la strada del green pass obbligatorio alla francese che penalizzerebbe consumi e ripresa turistica, almeno per i 200 mila insegnanti ancora non vaccinati introdurre l'obbligo come per gli operatori sanitari non dovrebbe essere considerato un'eresia illiberale", spiega Anna Maria Bernini.
Le Regioni chiedono di rivedere il green pass
I presidenti delle Regioni si schierano favorevolmente e quasi unanimemente sull'estensione del green pass: "Penso che noi saremo sicuramente favorevoli a una misura di questo genere", ha commentato il governatore lombardo Attilio Fontana. "Sono d'accordo con quello che ha fatto la Francia" e "se il governo italiano" metterà in campo gli stessi provvedimenti "saremo pronti a farlo convintamente", ha fatto eco il presidente della Liguria, Giovanni Toti. Si smarca, invece, il governatore del Veneto Luca Zaia: "Dobbiamo realizzare una regola uguale per tutti, è come svuotare il mare con un secchiello". A chiedere chiarezza al governo è anche l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato: "Sarebbe utile che il governo decidesse in che maniera vada utilizzato il green pass, possibilmente con la vaccinazione completa, prima di adottare misure restrittive generalizzate con i vecchi parametri".