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Meloni contro Bankitalia sui migranti: “Servono più ingressi regolari? Sui dati Panetta sbaglia”

La premier Meloni contesta il governatore di Bankitalia Panetta sulla necessità di un ingresso di immigrati regolari molto più ampio di quello delle stime dell’Istat: “I dati non dicono questo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Fermo restando che noi siamo il primo governo che ha fatto un decreto flussi triennale, quindi non di anno in anno, si figuri se non capisco questo problema, però i dati non dicono questo". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Tg La 7, contesta le frasi del governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta sulla necessità di un ingresso di immigrati regolari molto più ampio di quelle che sono le stime dell'Istat.

"Almeno non quelli che io ho reso pubblici ieri – ha detto Meloni – perché quando noi abbiamo fatto il decreto flussi, particolarmente quello triennale, abbiamo previsto anche un sistema di monitoraggio di questi flussi. I dati che sono emersi e ho denunciato ieri (martedì ndr) sono obiettivamente raccapriccianti. Dicono, punto primo, che in alcune regioni, in una in particolare, la Campania, c'è una richiesta esorbitante di ingressi per motivi di lavoro rispetto a quello che il tessuto produttivo locale può drenare, può raccogliere", ha aggiunto.

Qualche giorno fa Fabio Panetta ha spiegato che decisi aumenti dei tassi di occupazione "potrebbero arrivare a controbilanciare gli effetti del calo demografico e mantenere invariato il numero degli occupati. Inoltre è possibile che un sostegno all'occupazione derivi da un flusso di immigrati regolari superiore a quello ipotizzato dall'Istat". Il flusso, ha sottolineato, "occorrerà gestirlo, in coordinamento con gli altri paesi europei" e "rafforzando le misure di integrazione".

Meloni ha presentato nella giornata di martedì un esposto alla Procura Antimafia, segnalando irregolarità sui flussi di ingresso in Italia di lavoratori stranieri avvenuti negli ultimi anni grazie al cosiddetto "decreto Flussi". Secondo la premier ci sarebbe il concreto rischio di infiltrazioni criminali, che sarebbe dimostrato dal fatto che "la stragrande maggioranza degli stranieri entrati in Italia negli ultimi anni avvalendosi del ‘Decreto Flussi' proviene da un unico Stato, il Bangladesh, dove le autorità diplomatiche parlano di fenomeni di compravendita dei visti per motivi di lavoro".

Secondo i dati illustrati da Meloni al procuratore Melillo, "sui permessi per lavoro stagionale, cioè per lavoro in campo agricolo o turistico-alberghiero, nel 2023, su un totale di 282.000 domande, 157.000 arrivano dalla Campania, mentre 20.000 arrivano dalla Puglia. Solo che, per esempio nel settore agricolo, la Puglia ha circa il 12% delle imprese agricole italiane e la Campania solo il 6%. Dato ancora più preoccupante è che a fronte del numero esorbitante di domande di nulla osta, solo una percentuale minima degli stranieri che hanno ottenuto il visto per ragioni di lavoro in base al ‘decreto flussi' ha poi effettivamente sottoscritto un contratto di lavoro. In Campania, meno del 3%".

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