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Meloni chiede ai ministri di tagliare la spesa: “Paghiamo ancora il disastro Superbonus”

La presidente del Consiglio ha chiesto ai suoi ministri di tagliare le spese e valutare le misure da inserire in legge di Bilancio: “Ancora paghiamo il disastro Superbonus – ha detto Meloni in Cdm – la più grande truffa ai danni dello Stato”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Nel primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva, Giorgia Meloni tira le fila dell'ultimo anno e guarda avanti, alla legge di Bilancio. "È la legge principale sulla quale si basa tutto il resto e sulla base della quale programmare la nostra agenda – ha detto aprendo la riunione di questa sera – Il ministro Giorgetti farà il punto e traccerà il quadro complessivo entro il quale ci muoviamo e ci muoveremo". Poi ha dato le sue indicazioni: "Dovrà essere seria, per supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese". Prima scadenza è quella del 27 settembre, entro cui bisogna presentare la Nadef alle Camere: "Chiedo a tutti i ministri di far arrivare al Mef le proposte, quanto più dettagliate possibili, in modo da avere un quadro completo".

Poi Meloni ha fatto una seconda riflessione sulla legge di Bilancio: "Sprechi e inefficienze devono essere tagliati e le poche risorse che abbiamo devono essere spese al meglio, perché questo è un governo politico e i governi sono politici se scelgono e si assumono le loro responsabilità – ha detto la presidente del Consiglio – Quello che vi chiedo di fare non è una semplice spending review o un elenco di voci da tagliare, ma di far tornare il più possibile la politica. Se ci sono misure che non condividiamo politicamente, quelle misure non vanno più finanziate e le risorse recuperate utilizzate per gli interventi che sono nel nostro programma. Per costruire una manovra incentrata sulle famiglie, sulla lotta alla denatalità e sui sostegni alle fasce deboli".

La presidente del Consiglio ha anche detto che è presto per parlare nel dettaglio delle misure contenute nella prossima manovra, ma l'obiettivo è "confermare il taglio del cuneo fiscale, che rappresenta un provvedimento concreto che arriva ogni mese nella busta paga dei lavoratori". E dai prezzi dell'energia più bassi si possono liberare risorse da destinare ai fondi per le politiche demografiche e la natalità. "Di certo non possiamo permetterci sprechi – ha insistito Meloni – stiamo pagando in maniera pesante il disastro del Superbonus 110% e invito il ministro dell’Economia Giorgetti a illustrarci tra poco i numeri di questa tragedia contabile che pesa sulle spalle di tutti gli italiani". Secondo la presidente del Consiglio, i bonus edilizi introdotti dal governo Conte due hanno causato più di 12 miliardi di irregolarità: "Grazie a norme scritte malissimo si è consentita la più grande truffa ai danni dello Stato".

Poi Meloni ha parlato dei flussi migratori: "L’Italia sta subendo una pressione come non si vedeva da molti anni a questa parte – ha detto – I dati dicono che c’è un forte aumento rispetto all’anno precedente anche se, leggendo attentamente questi numeri, si assiste ad un rallentamento dell’aumento dei flussi migratori". Poi ha rivendicato la direzione intrapresa dal governo: "Accordi con i Paesi del Nord Africa, di partenza e transito dei flussi, ma è necessario aggiungere a questa direzione di marcia un più, stringere le maglie, dare segnali chiari ai trafficanti e serve un coordinamento maggiore tra noi nell’attività di contrasto ai flussi illegali di migranti". Meloni ha anche annunciato che andrà a Caivano e ha concluso dicendo che sarà l'anno delle grandi riforme: costituzionale, l'autonomia, la delega fiscale e la giustizia.

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