Meloni: “Centrodestra sconfitto, ma sinistra ha trasformato questa campagna in una lotta nel fango”
Giorgia Meloni lo dice chiaramente, senza metafore o giri di parole: "Il centrodestra esce sconfitto alle amministrative", perché non riesce a "a strappare al centrosinistra le grandi città". La presidente di Fratelli d'Italia, nella conferenza stampa di quasi un'ora che chiude il voto alle comunali, va dritta al punto: "Da sconfitta a debacle, è eccessivo – spiega – la debacle è del Movimento 5 Stelle", poiché "il Partito Democratico sta festeggiando sulle spoglie degli alleati grillini". Ma attenzione al dato dell'astensionismo: "Nessun partito può gioire quando una città come Roma elegge il proprio sindaco con queste cifre – chiosa Meloni – c'è una crisi della democrazia, non della politica". E su questo "tutti dovrebbero interrogarsi", sul perché "la gente non è andata a votare".
Tra i protagonisti dell'astensione di massa che ha caratterizzato le elezioni c'è "la sinistra", che "ha trasformato questa campagna in una lotta nel fango e l'ha fatto criminalizzando l'avversario, cercando di rendere impresentabile l'altro ritirando fuori slogan degli anni '70". Secondo Meloni, così facendo "ha allontanato tantissimi elettori normali che avrebbero voluto sentir parlare dei temi di ogni giorno", provocando alla fine la "mobilitazione di un elettorato e il disimpegno di molti e di tutti gli altri".
Poi la leader di Fratelli d'Italia passa al centrodestra, che comunque ha le sue colpe: "Abbiamo scelto profili meno noti e avremmo dovuto scegliere prima – spiega – alle prossime amministrative ci dobbiamo metter al lavoro immediatamente, entro la fine di questo anno". Un'inversione di rotta anche da un altro punto di vista: "Consiglio profili politici, perché a fronte di campagne aggressive non aiuta avere chi vorrebbe parlare al livello professionistico dei problemi, senza far parte della lotta del fango". Meloni convoca l'incontro con gli altri due leader del centrodestra già in settimana, ma ricorda: "Rimane un tema che ci penalizza, ovvero che i tre partiti hanno tre posizioni differenti". E sottolinea: "Soprattutto nel momento in cui un pezzo del centrodestra governa insieme al centrosinistra è normale che questo renda difficile creare un'alternativa chiara e possa creare disorientamento nell'elettorato del centrodestra". Poi però nega: "Il derby interno – tra Fratelli d'Italia e Lega – è un'invenzione".