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Meloni attacca la Germania su migranti e Ong: “Fanno i solidali con i confini degli altri”

La presidente del Consiglio si scaglia contro la Germania sulla questione migranti: “Sono arrivati con un emendamento sulle Ong che per noi rappresenta un passo indietro – dice Meloni dopo il vertice di Malta – non si può fare la solidarietà con i confini degli altri”. E aggiunge: “Se continuano noi proporremo che i migranti vadano nei Paesi bandiera delle navi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"Mi pare che ci sia volontà di affrontare la questione con serietà, concretezza e rapidità", dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un breve incontro con i giornalisti a Malta, dove si sta tenendo il vertice Med9 sulla questione migranti. "Stiamo cercando di fare passi concreti in alcune direzioni a partire dalla politica dei rimpatri, che è un lavoro che va fatto a livello europeo – continua la leader di Fratelli d'Italia – c'è da riprendere il nostro partenariato con la Tunisia". E su questo "mi pare che le risorse finalmente stiano arrivando". Ma questo modello "va riutilizzato". E poi "c'è la grande materia dell'alternativa all'immigrazione illegale".

A Meloni viene chiesto della tensione con la Germania, che ha portato alla decisione di ieri dell'Italia di abbandonare il tavolo del Consiglio Ue Affari Interni chiedendo tempo: "Ho avuto degli scambi con il cancelliere Scholz sul patto su migrazione e asilo – dice la presidente del Consiglio – Per noi la redistribuzione non è mai stata la priorità, il problema non si risolverà mai completamente se ogni Paese pensa di scaricarlo su un altro e abbiamo votato il patto perché migliorava le condizioni precedenti". Poi però "la Germania è arrivata ieri con alcuni emendamenti, uno in particolare che per noi rappresenta un passo indietro, sulle Ong – spiega Meloni – Avevamo diverse navi nelle nostre acque internazionali in quelle ore. Così abbiamo chiesto tempo".

"Capisco la posizione del governo tedesco, ma se vogliono tornare indietro sulle Ong noi proporremo che il Paese responsabile dell'accoglienza dei migranti trasportati su quelle navi sia quello della bandiera che battono – minaccia Meloni – Capisco la posizione, ma non si può fare la solidarietà con i confini degli altri. Vediamo quale sarà la soluzione. Ognuno si deve assumere le responsabilità della propria politica".

Poi Meloni aggiunge che si è parlato anche della missione Sophia, nella sua terza parte, visto che la prima era "un pull factor". Ma ora il punto è "capire come ragionare bene sulle autorità del Nordafrica". E a proposito, la prossima settimana "parte la prima tranche di aiuti alla Tunisia". È la svolta voluta dal governo Meloni. Esecutivo che resta solidamente in carica, con la presidente che si scaglia contro i "soliti noti" della "sinistra" che "vorrebbero un governo tecnico". Non c'è nessun problema, l'esecutivo sta lavorando a una "manovra seria" anche quest'anno.

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