Meloni attacca il Superbonus 110%, Conte risponde: “È disperata, le serve un capro espiatorio”
Meloni attacca, Conte contrattacca. La politica riparte dopo la pausa estiva, e subito si riaccendono i conflitti. Nel primo Consiglio dei ministri dopo le vacanze, riunitosi ieri sera, Giorgia Meloni ha tenuto un discorso introduttivo per delineare i problemi più importanti da affrontare. E non è mancata una dura critica al superbonus 110%, il bonus edilizio varato dal governo Conte due, che Meloni ha definito "un disastro" e "una tragedia contabile che pesa sulle spalle degli italiani", oltre che "la più grande truffa ai danni dello Stato".
Subito è arrivata la risposta di Giuseppe Conte: "Meloni e la sua cricca hanno bisogno evidente di strumenti di distrazione di massa, di capri espiatori. La premier costruisce oggi il castello di carte con cui domani giustificherà agli italiani una manovra improntata agli zero virgola, senza nulla per lavoratori e imprese", ha scritto sui social. "È questa l’unica plausibile ragione per cui oggi la presidente Meloni è tornata sul passato muovendo ridicole accuse al superbonus 110%".
Il superbonus 110%, approvato nel 2020 come risposta alla crisi economica generata dalla pandemia di Covid-19, è stato fortemente ridotto dal governo Meloni, restringendo i criteri e accorciando le scadenze. Oggi è in buona parte sostituito da altri incentivi, ma i costi sostenuti sono ancora nel bilancio dello Stato. Una delle accuse rivolte alla misura è che abbia portato a un alto numero di truffe, che prevedevano di gonfiare le spese (o anche di inventare dal nulla cantieri e immobili) per accedere alle esenzioni fiscali.
Accusa che secondo Conte è già stata "spazzate via". Per quanto riguarda l'aspetto di "truffa ai danni dello Stato" citato da Meloni, il leader M5s ha ricordato: "La Guardia di Finanza ha accertato che dal novembre 2021 al giugno di quest’anno sono stati sequestrati crediti fiscali inesistenti legati al superbonus per soli 360 milioni, ovvero solo lo 0,5% del valore totale dei crediti fiscali da superbonus".
Conte ha aggiunto: "Oggi abbiamo la certezza che Giorgia Meloni è disperata, al punto da dover imbastire una narrazione di comodo sulla manovra già negli ultimi giorni di un agosto che gli italiani ricorderanno per la speculazione governativa sul caro-benzina e per l’indifferenza governativa per il caro-vita. Ma la Presidente Meloni pensa davvero che gli italiani, a partire dai suoi stessi elettori, siano davvero così accecati?".
"Questa", ha concluso il presidente del Movimento 5 stelle, allargando il discorso al tema della prossima legge di bilancio, "è la dimostrazione plastica di un governo allo sbando, pronto nuovamente a stringere la cinghia alle famiglie e alle imprese italiane".