Meloni annuncia nuovi centri per i migranti costruiti dalla Difesa: “Sarete trattenuti e rimpatriati”
È il momento del pugno duro, e di alzare la voce. Giorgia Meloni mostra tutta la sua fermezza dopo i giorni di passione a Lampedusa, dove sono sbarcati migliaia di migranti in pochi giorni, toccando un nuovo record di sbarchi. La presidente del Consiglio torna a parlare con un videomessaggio di poco più di sei minuti, in cui parte dalla situazione in Africa per arrivare ai provvedimenti che intende adottare il governo a stretto giro: la costruzione d'urgenza di nuovi centri per il rimpatrio, i Cpr, che spesso sappiamo come diventino dei veri e propri luoghi di detenzione. Ce ne sono pochi, troppo pochi secondo il governo.
"La pressione migratoria che l'Italia sta subendo dall'inizio di quest'anno è insostenibile. Il quadro in Africa è difficilissimo e potrebbe portare decine di milioni di persone a cercare un futuro migliore in Europa – dice subito Meloni – È evidente, però, che l'Italia non può accogliere questa massa enorme di persone, soprattutto quando il traffico viene gestito da criminali in maniera illegale. Il governo ha lavorato fin dal suo insediamento per risolvere questo problema in maniera strutturale, proponendo l'unica strada per trovare una soluzione duratura: fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l'immigrazione illegale di massa, concentrarsi sulla difesa dei confini esterni e non sulla distribuzione dei migranti. Oggi è scritto nero su bianco nelle conclusioni del Consiglio europeo".
"Come si realizza? – chiede la presidente del Consiglio – Con una missione europea, anche navale, in accordo con le autorità del Nordafrica per fermare le partenze dei barconi, verificare lì chi ha diritto o meno all'asilo e accogliere in Europa solo chi ha veramente diritto secondo le convenzioni internazionali. Parallelamente servono investimenti per sviluppare l'economia africana". E spiega: "Grazie a questo lavoro abbiamo tenuto sotto controllo le partenze dalla Libia, ma intanto precipitava la situazione in Tunisia. Il governo ha lavorato a un accordo di collaborazione tra Europa e Tunisia. Purtroppo però, un'altra parte di Europa si muoveva nella direzione opposta. Penso al quotidiano tentativo di alcune forze politiche di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo con cui non si possono fare accordi, di dichiarare addirittura che non sarebbe un porto sicuro. A questo si aggiunge il fatto che i 250 milioni di euro concordati non sono ancora stati trasferiti alla Tunisia".
La presidente del Consiglio si dice convinta della strategia del governo italiano, ma ora non si può più aspettare, perché la pressione è diventata troppo alta. Perciò, Meloni annuncia:
Primo, ho scritto alla presidente della Commissione europea per chiederle di venire con me a Lampedusa e rendersi conto della situazione che affrontiamo e accelerare immediatamente la concretizzazione dell'accordo con la Tunisia e il trasferimento delle risorse concordate; secondo, ho scritto al presidente del Consiglio europeo chiedendogli di inserire la questione migratoria all'ordine del giorno della riunione di ottobre, è mia intenzione che è necessaria immediatamente una missione europea per bloccare le partenze dei barconi; terzo, nell'immediato, il governo italiano intende adottare misure straordinarie per far fronte al numero di sbarchi e nel Consiglio dei ministri di lunedì porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, limite che verrà alzato al massimo consentito dalle attuali normative europee, ovvero 18 mesi.
Oltre ad annunciare nuovi provvedimenti, Meloni dice anche che il governo sta già lavorando al potenziamento dei Cpr: "Chi entra illegalmente in Italia sia trattenuto in queste strutture per il tempo necessario – sottolinea ancora la presidente del Consiglio – Anni di governi immigrazionisti ci hanno consegnato una situazione in cui i posti nei Cpr sono esigui".
Poi annuncia: "Nel Cdm di lunedì sarà dato mandato alla Difesa di creare strutture sufficienti a trattenere gli immigrati illegali. Saranno realizzate in zone a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili". Infine lancia un messaggio parlando direttamente ai migranti: "Non conviene affidarsi ai trafficanti di esseri umani, perché vi chiedono molti soldi, spesso vi mettono su barche che non sono attrezzate e in ogni caso se entrate illegalmente in Italia sarete trattenuti e rimpatriati. La nostra situazione non consente di fare nulla di diverso". E agli italiani dice: "Non abbiamo cambiato idea, lavoriamo ogni giorno per mantenere gli impegni che abbiamo sottoscritto".