Meloni alla Cop28 si scaglia contro il “cibo sintetico”, che sarebbe “destinato ai poveri”
Il primo intervento di Giorgia Meloni alla Cop28 – cinque minuti nel corso di un panel sulla sicurezza alimentare – comincia con i ringraziamenti e le lodi al sistema Italia, tra i più avanzati al mondo, e alla dieta mediterranea, patrimonio dell'umanità. "Siamo consapevoli di quanto il nostro know-how possa essere prezioso anche per gli altri, perciò la sicurezza alimentare estesa a tutti è una delle priorità strategiche della nostra politica estera – spiega la presidente del Consiglio – per questo motivo una parte molto consistente del nostro Piano Mattei per l'Africa è destinata al settore agricolo". Tornando sul piano, Meloni garantisce ancora una volta che non si tratta di carità, ma di dare all'Africa la possibilità di competere alla pari.
"La sfida che abbiamo di fronte non è solo quella di garantire cibo per tutti, ma che sia sano per tutti – continua Meloni – Il ruolo della ricerca è essenziale in questo contesto, ma lo dico chiaramente: non per produrre cibo in laboratorio e magari andare verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare cibo naturale mentre quello sintetico è destinato ai poveri, con impatti sulla salute che non possiamo prevedere". Nel mondo che l'Italia ha in mente, "il legame che ha unito la terra e l'uomo, il lavoro e l'alimentazione nel corso dei millenni deve essere preservato" e la ricerca "deve essere in grado di contribuire a ottimizzare questo legame".
Insomma, più attenzione alle colture, resistano ai cambiamenti climatici con tecniche innovative che riducano anche il consumo d'acqua, e meno carne sintetica, vero pallino del governo Meloni. La presidente del Consiglio ricorda anche il fondo italiano per il clima da 4 miliardi di euro, di cui gran parte andrà ai Paesi africani, e i 100 milioni di euro stanziati per raggiungere gli obiettivi della Cop28.