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“Meloni ai vertici Ue si accovaccia come un agnellino”: l’accusa di Giuseppe Conte

Il leader del Movimento 5 Stelle attacca la presidente del Consiglio su tutti i fronti: le bugie sull’economia, la questione morale e la postura in Europa. “Ho fatto un centinaio di vertici europei e internazionali dimostrando che ci si può sedere ai tavoli stando dritti e non accovacciandosi come fa Meloni come un agnellino”, dice Conte.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La questione morale, le bugie sull'economia e la postura in Europa. Giuseppe Conte attacca Giorgia Meloni su tutti i fronti, a partire dal caso Pozzolo, che infiamma il dibattito nonostante Fratelli d'Italia abbia già chiesto di non farlo diventare un caso politico. "Il problema si pone per ministri e sottosegretari, da Delmastro a Sgarbi, da Santanchè a Lollobrigida – dice Conte in una lunga intervista alla Stampa – si sono resi responsabili di comportamenti che impongono un intervento deciso alla presidente del Consiglio per rispettare il principio di disciplina e onore prescritto a chi ricopre un ruolo istituzionale". È questa, per il leader grillino, la questione morale: "Mi sembra evidente che in Meloni e nei suoi sodali prevalga una logica corporativa di difesa reciproca, che va a discapito del decoro e del prestigio delle istituzioni".

Poi Conte passa all'attacco sul Patto di Stabilità: "È la questione cruciale – dice l'ex presidente del Consiglio – Un patto che Francia e Germania ci hanno rifilato senza che Meloni abbia avuto il coraggio di combattere una battaglia vera". E sull'economia si chiede: "Ma di cosa è soddisfatta? Se consideriamo solo il finanziamento del taglio del cuneo fiscale e dell'Irpef arriviamo a una manovra correttiva per il solo 2024 che si aggira intorno a 30 miliardi". Nel lungo attacco, il leader del Movimento 5 Stelle accusa ancora una volta la premier di mentire sui numeri.

"Una volta arrivata a Chigi si è rivelata supina nei confronti di Bruxelles e succube nei confronti di Washington – continua Conte – Questo euroatlantismo acritico fa impallidire il confronto con i nostri peggiori governi tecnici". Poi commenta l'ipotesi di un confronto tv con Schlein e la scelta della leader dem come principale competitor: "Meloni sa che in un confronto con me non avrebbe vita facile con le fesserie che racconta, ma metto in conto che Elly si difenda benissimo". Il punto è che se Meloni batte Schlein in un confronto tv "non vuol dire che sia più forte dell'opposizione, non possiamo ridurre a questo la nostra politica". E affonda: "Ho fatto un centinaio di vertici europei e internazionali dimostrando che ci si può sedere ai tavoli stando dritti e non accovacciandosi come fa Meloni come un agnellino".

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