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Meloni a Washington per partecipare al vertice Nato: di cosa si discute

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è partita per Washington, dove domani e mercoledì parteciperà al vertice Nato.
A cura di Annalisa Cangemi
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La premier oggi vola a Washington per partecipare all'assemblea della Nato, a 75 anni dalla fondazione dell'Alleanza atlantica. Il vertice, a cui partecipano 32 Paesi, è in programma dal 9 all'11 luglio. "Al vertice di Washington dimostreremo ancora una volta l'unità e la forza della Nato a sostegno dell'Ucraina e per mantenere al sicuro tutti i nostri popoli e valori", ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg, che proprio a Washington cederà il testimone a Mark Rutte, ex primo ministro olandese.

Il vertice si tiene in un momento molto delicato per i governi di diversi Paesi che vi partecipano. Da una parte ci sono le pressioni sempre più insistenti nei confronti del Presidente degli Stati Uniti Biden, per convincerlo a ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca, dopo il disastroso confronto con lo sfidante Trump. Dall'altra coi sono le incognite europee, dopo il recente voto nel Regno Unito e in Francia.

Di cosa si discuterà al vertice Nato: chi è il Rappresentante speciale per il Sud

Fonti italiane hanno riferito all'Ansa che su "forte spinta" di Roma sarà approvato al vertice un pacchetto di misure centrate su dialogo politico e collaborazione pratica con le nazioni del vicinato meridionale e sarà creata la figura di un Rappresentante speciale del segretario generale Nato per il Sud, per i rapporti con Nord Africa, Sahel, Medio Oriente Golfo e Unione africana.

Accompagnata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal ministro della Difesa Guido Crosetto, la premier parteciperà martedì 9 a un evento per i 75 anni della Nato, poi il giorno successivo è in programma la sessione del Consiglio Atlantico a livello di capi di stato e di governo, in formato "solo Alleati", con al tavolo per la prima volta il trentaduesimo, la Svezia.

In serata alla Casa Bianca si terrà una cena offerta ai leader dal presidente Usa Joe Biden. Mercoledì poi il Consiglio atlantico si riunirà aperto alle nazioni dell'Indo-Pacifico (Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Giappone) e dell'Unione europea. Quindi il vertice si chiuderà con una riunione del Consiglio Nato con l'Ucraina.

La due giorni, spiegano fonti italiane, sarà "una preziosa opportunità, dall'alto valore simbolico, per riaffermare la compattezza, unità politica e determinazione degli Alleati". A partire dall'adattamento strategico e operativo della Nato rispetto all'evoluzione del quadro di sicurezza. Con il conflitto in Ucraina, viene sottolineato, si pone in termini nuovi l'attuazione della missione dell'Alleanza, "che rimane comunque prettamente difensiva".

Per Roma è necessario perseguire il rafforzamento "avendo in mente sia la globalità delle sfide, secondo l'approccio realmente a 360 gradi previsto dal Concetto Strategico approvato nel 2022 a Madrid, sia la necessaria collaborazione tra Nato e Unione europea".

Un altro obiettivo del summit di Washington è il rilancio dei partenariati Nato con oltre trenta Paesi fra Nord Africa, Golfo, Europa orientale, Asia Centrale e Indo-Pacifico. In quest'ottica l'Italia si attende "risultati pratici" per il rilancio dell'azione verso il Sud. Da gennaio, poi, l'ammiraglio italiano Giuseppe Cavo Dragone ricoprirà l'incarico di presidente del Comitato militare della Nato, incarico per cui è stato designato l'anno scorso. Anche i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, sono attesi a Washington per una serie di iniziative collaterali all'anniversario Nato.

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