Meloni a Salvini e Berlusconi: “Ditemi se siamo all’asilo o se volete costruire un campo con me”
In vista dell'importante tornata elettorale per le amministrative la leader di Fdi Giorgia Meloni lancia un avvertimento a Lega e Forza Italia: "A me interessa l'obiettivo: rappresentare il campo del centrodestra con orgoglio e senza alcuna sudditanza nei confronti della cultura della sinistra. Spero che Salvini e Berlusconi vogliano costruire questo campo con me. Se lo vogliono fare allora bisogna semplicemente darsi delle regole", dice in un'intervista al Tg1, al termine della seconda giornata della Conferenza programmatica del partito.
L'Italia si trova "in mezzo alla bufera e le bufere non si affrontano dicendo ‘io sono più bravo di te', quello si fa all'asilo…". E ancora: "L'importante è che ci sia qualcuno che voli alto rispetto alle beghe quotidiane…". I leader del centrodestra dovranno vedersi, anche se un vertice non è stato ancora convocato: "Io non voglio fare il vostro lavoro – ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti che la incalzavano sul punto – ma ci sono questioni più interessanti. Alla gente poi non frega niente quando si vedono Salvini e Meloni".
"Non chiedete a me quando si terrà un incontro, io avevo parlato con Berlusconi mi pare domenica scorsa ed eravamo rimasti che ci saremmo visti martedì". Quindi taglia corto: ‘‘Salvini alla Conferenza? Non lo so, non l'ho sentito, se passa per un saluto siamo contenti, sarebbe anche carino, figuriamoci".
Meloni dice di non essere però interessata alla leadership nella coalizione: "Non mi interessa il tema ‘io sono il capo, io sono il più bravo'. A me piacerebbe parlare delle risposte da dare al Paese, delle cose da fare ma lo so che questo non fa titolo sui giornali. A me interessa dimostrare che c'è un partito, Fdi, saldamente ancorato nel centrodestra, che in questo momento di grande difficoltà nazionale e internazionale, ha delle risposte alla gente".
Meloni propone il ministero del Mare
"Il campo dei conservatori può conquistare la maggioranza e oltre degli italiani. I progressisti ci hanno raccontato in questi anni un mondo che non esisteva, una globalizzazione senza regole: noi vogliamo tornare al realismo e al buon senso", dice ancora nell'intervista al Tg1. E a proposito dei primi provvedimenti che prenderebbe se eletta al governo, risponde così: "Attuerei il principio ‘più assumi meno paghi': una detassazione sulle imprese sul fatturato commisurata alla quantità di manodopera rispetto al fatturato; detasserei quella parte della pensione che gli anziani dedicano al sostentamento dei loro figli e nipoti; farei un ministero del mare; e magari un liceo del Made in Italy".