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Meloni a Kiev con Zelensky: “Il mondo vi è debitore, Italia continuerà a sostenere l’Ucraina”

“Le sorti dell’Europa e delle democrazie occidentali passano anche attraverso la vittoria dell’Ucraina. Chi si gira dall’altra parte non porta alla pace. Dobbiamo fare la nostra parte, è quello che l’Italia ha fatto dall’inizio”: lo ha detto Giorgia Meloni in conferenza stampa da Kiev, al fianco del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
A cura di Annalisa Girardi
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Giorgia Meloni è a Kiev. E nella capitale ucraina ha incontrato Volodymyr Zelensky, che l'ha nuovamente ringraziata per il sostegno dell'Italia al suo Paese. La presidente del Consiglio, da parte sua, ha detto di essere contenta di essere in Ucraina: "L'Italia non intende tentennare in questa vicenda, e non lo farà. Siamo a quasi un anno dal giorno che ha portato indietro le lancette della storia d'Europa di qualche decennio. L'invasione, secondo Putin, doveva durare qualche giorno, ma non è andata così perché è stata sottovalutata l'eroica reazione di un popolo disposto a tutto per difendere la propria sovranità e identità".

E ancora: "Zelensky mi ha ricordato la nascita dello Stato italiano. Si diceva che l'Italia non fosse una vera nazione e poi c'è stato il Risorgimento. E anche voi ora state dimostrando di essere una straordinaria nazione. Al cospetto del mondo avete già vinto la vostra battaglia per l'identità ucraina. L'amore per la patria non lo puoi fermare, non è qualcosa rispetto a cui si può far valere qualche coercizione. L'Ucraina oggi dà un grande insegnamento".

Meloni ha anche parlato di una conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina ad aprile. "In Italia il dopoguerra è stato un periodo di crescita e sviluppo tanto che si è parlato di miracolo italiano, sono certa che tra qualche anno potremo parlare di miracolo ucraino, questo è l'impegno che a nome dell'Italia prendo nei confronti dell'Ucraina. Il mondo libero è con voi, vi siamo debitori e non vi dimenticheremo", ha aggiunto.

"Ho visto stamattina quanto è alto il prezzo che l'Ucraina sta pagando. Sono andata a Bucha e Irpin per vedere con i miei occhi la devastazione. Io farò quello che posso per trasferire il racconto di ciò che ho visto a ogni italiano, perché di fronte a questo è impossibile girarsi dall'altra parte – ha proseguito Meloni – Sarebbe anche molto stupido farlo, perché gli interessi ucraini coincidono con gli interessi dell'Europa. Le sorti dell'Europa e delle democrazie occidentali passano anche attraverso la vittoria dell'Ucraina. Chi si gira dall'altra parte non porta alla pace. Dobbiamo fare la nostra parte, è quello che l'Italia ha fatto dall'inizio".

La leader di Fratelli d'Italia ha messo quindi in chiaro che la pace non potrebbe passare per una resa dell'Ucraina: "Chi sostiene l'Ucraina, anche militarmente, è chi lavora per la pace. È quello che facciamo noi ogni giorno. Penso che vada riconosciuto che oggi è l'aggredito, per paradosso, che presenta un piano di pace in dieci punti alla comunità internazionale. Oggi è l'aggredito che cerca soluzioni diplomatiche, questo è uno sforzo che va riconosciuto a Zelenksy e all'Ucraina. Noi ci saremo per offrire supporto quando ci saranno i negoziati, ma per ora continuano a sostenere l'Ucraina, anche militarmente".

Zelensky, da parte sua, ha aggiunto che la "leadership" di Meloni sta permettendo all'Ucraina di ottenere "sistemi di difesa antiaerea importantissimi" e "tecnologie di avanguardia", che permettono di "difendere le vite". La presidente del Consiglio ha sottolineato come l'Italia si sia impegnata per il sistema di difesa antiaerea, ma ha anche precisato che l'invio di caccia non è al momento sul tavolo. "Collaboriamo ovviamente con quello che fanno i nostri partner internazionali".

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