Meloni a Fox News frena sull’uscita dalla Via della Seta: “Su memorandum con la Cina nulla è deciso”
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, appena conclusa la visita ufficiale negli Stati Uniti, dove ha avuto un bilaterale con Joe Biden su diversi temi, dalla guerra in Ucraina al rinnovo del memorandum sulla Via Della Seta, passando per il progetto di stabilizzazione dei Paesi africani per bloccare i flussi migratori, ha rilasciato un'intervista all'emittente televisiva conservatrice americana Fox News.
Secondo Meloni, alla luce dell'incontro alla Casa Bianca, lo scetticismo iniziale e i dubbi di Biden nei suoi confronti, al suo ingresso a Palazzo Chigi, sarebbero ormai un ricordo. "Sicuramente qualcosa è cambiato, è successo a molti leader in tutto il mondo", ha detto rispondendo a una domanda di Maria Bartiromo di Fox News.
Con Joe Biden "abbiamo avuto un incontro aperto e lungo. Abbiamo discusso a lungo in un momento in cui le cose intorno a noi sembrano cambiare. Ci sono stati temi bilaterali, ma si è parlato anche di crisi globali. La discussione è stata molto buona, sono contenta", ha ribadito.
Poco prima del faccia a faccia nello Studio Ovale era stato però il portavoce della Casa Bianca John Kirby a prendere le distanze da Meloni per esempio sul tema della difesa dei diritti umani: "Gli Stati Uniti non sono mai stati timidi quando si tratta di affrontare questioni legati a diritti umani, civili e libertà d’espressione, e continueranno a far sentire la loro voce".
"Sono stata descritta come un mostro che non sono. Non c'è nulla che voglio dire a coloro che mi criticano. L'unico modo in cui mi piace rispondere è con i risultati: stiamo crescendo di più delle altre economie, abbiamo un livello alto di occupazione stabile, di occupazione femminile. Le cose stanno andando bene", ha dichiarato. "La grande differenza fra le forze conservatrici e quelle della sinistra è che noi ci preoccupiamo della realtà, loro vogliono un mondo che non è quello in cui vivono. Ma non se ne preoccupano. Questo è, secondo me, quello che avviene in Europa. Per questo hanno fatto molti errori tentando di seguire il loro approccio ideologico".
"Credo che i cittadini ora abbiano capito questa differenza – ha affermato – E nei momenti difficili vogliono essere governati da qualcuno che non ha quell'approccio ideologico e utopico".
Italia fuori dalla Via Della Seta?
In un'intervista rilasciata dal ministro della Difesa Guido Crosetto sembra che l'Italia avesse peso una decisione ufficiale sull'accordo commerciale con la Cina, la Belt and Road Iniziative. Ora però Meloni frena, e spiega che la questione dell'uscita dalla Via della Seta "dovrà essere discussa col governo cinese e nel Parlamento italiano", ha detto a Fox News, spiegando che l'Italia è l'unica nazione del G7 ad avere aderito all'accordo con la Cina ma "non è" quella che ha le "migliori relazioni commerciali" con il Paese. "Prenderemo una decisione prima di dicembre", ha detto la premier, che intanto dagli Usa ha annunciato un imminente viaggio a Pechino.
Meloni in disaccordo con Trump sull'Ucraina
"L'Italia ha fatto molto" e "in Europa è dove paghiamo di più per questa guerra". Così la premier Giorgia Meloni ha risposto indirettamente alle critiche di Donald Trump, secondo il quale gli Stati Uniti stiano pagando un prezzo troppo alto, rispetto all'Europa, per il sostegno all'Ucraina. Le conseguenze della guerra, ha ricordato la premier a Maria Bartiromo di Fox News, che le ha esposto le critiche dell'ex presidente Usa, in Europa si sono tradotte in termini di inflazione, aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime. Meloni ha ricordato che nella sua prima legge di Bilancio ha dovuto dedicare "30 miliardi" solamente ai costi dell'energia. "Siamo veramente colpiti dalle conseguenze della guerra e di questo va tenuto conto", ha affermato la premier.
Cosa vuole fare Meloni per il problema delle partenze dall'Africa
Come ha avuto modo di ribadire più volte, anche prima di accantonare lo slogan propagandistico ‘blocco navale', l'idea di Meloni per risolvere le partenze è stabilizzare il continente africano. Ed è su questo punto che Meloni ha chiesto aiuto a Joe Biden: "Dobbiamo cambiare strategia in Africa" perché "l'Africa deve essere un attore globale, è un continente con grandi risorse dal punto di vista energetico".
"La mia idea è che negli anni precedenti l'Occidente ha dato consigli all'Africa, ma non abbiamo mai dato una mano", ha aggiunto, sottolineando che "è il momento di dare una mano". Infatti, per la premier, "c'è bisogno di cambiare approccio, portare investimenti" in quel continente: "Un approccio che sia utile per entrambi".
L'immigrazione illegale dall'Africa "non è qualcosa che può essere essere gestito solo sul piano della sicurezza. Dobbiamo combattere i trafficanti", le loro organizzazioni "diventano sempre più potenti" e "non possiamo lasciare che le mafie decidano chi entra nei nostri Paesi", ha affermato ancora la premier. Meloni ha anche rilevato che la Tunisia, uno dei Paesi dai quali, insieme alla Libia, arrivano più immigrati irregolari in Italia, "rischia il default finanziario" e che il dialogo tra Tunisi e l'Fmi "non è facile", anche a causa dell'"approccio dei due interlocutori".