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Meeting di Rimini, Napolitano: “Serve una svolta per rilanciare il Paese”

Rilanciare la crescita del Paese e recuperare l’affidabilità. Ieri il Capo dello Stato ha parlato a lungo della grave situazione nella quale versa la nazione, non lesinando critiche a maggioranza e opposizione.
A cura di Alfonso Biondi
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Napolitano

Un discorso sentito, duro e cadenzato da applausi e ovazioni da parte dei presenti. Ieri il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, non risparmiando critiche bipartisan. Conscio del fatto che la crisi economica ha "gettato l'Italia in un angoscioso presente", il Capo dello Stato ha auspicato  "un'obbligata e concitata ricerca di risposte urgenti e decisioni immediate". Risposte che dovrebbero arrivare dalla manovra bis che domani sarà al Senato, un provvedimento sul quale le forze politiche stanno scontrandosi duramente da giorni. E in tempo di crisi, secondo Napolitano, questo scontro rappresenta un lusso che il Paese non può mettersi. Riguardo alla manovra, Napolitano ha auspicato scelte "non di breve termine ma di lungo respiro", scelte che consentano "un'autentica svolta per rilanciare una crescita di tutto il Paese, Nord e Sud insieme. Una crescita meno diseguale". Bisognerà però fare i conti anche con la piega dell'evasione fiscale:

Anche al di là della manovra oggi in discussione e guardando alla riforma fiscale che si annuncia, occorre un impegno categorico. Basta con assuefazioni e debolezze nella lotta a quell'evasione di cui l'Italia ha ancora il triste primato, nonostante apprezzabili ma troppo graduali e parziali risultati. E' una stortura dal punto di vista economico, legale e morale, divenuta intollerabile, da colpire senza esitare a ricorrere ad alcuno dei mezzi di accertamento e di intervento possibili.

Giorgio Napolitano al meeting di Rimini

L'accorato discorso del Capo dello Stato al meeting di Rimini e il suo appello alle forze politiche

E non sono mancate le critiche per l'attuale maggioranza di governo: "Possibile – si è chiesto – che si sia esitato a riconoscere la criticità della nostra situazione e al gravità effettiva e le questioni perché le forze di maggioranza e di governo sono stato dominate dalla preoccupazione di sostenere la validità del proprio operato, anche attraverso semplificazione propagandiste e comparazioni consolatorie su scala europea?". Ma le bacchettate sono arrivate anche per le opposizioni: "Possibile che da parte delle forze di opposizione ogni criticità della condizione attuale del Paese sia stata ricondotta ad omissione e colpe del governo, della sua guida e della colazione su cui si regge? Lungo questa strada non si poteva andare e non si è andati molto lontano". Per Napolitano è quindi indispensabile una svolta: una svolta che porti l'Italia a recuperare l'affidabilità, in primo luogo per quel che riguarda l'alto debito pubblico.

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