Meeting di Rimini, il messaggio di Papa Francesco: “Costruire ponti e non muri, ora prevale la paura del futuro”
La seconda giornata del Meeting di Rimini si è aperta con la lettura del messaggio inviato di auguri inviato da Papa Francesco. "Si torna ad erigere muri, invece di costruire ponti. Si tende ad essere chiusi, invece che aperti all'altro diverso da noi. Cresce l'indifferenza, piuttosto che il desiderio di prendere iniziativa per un cambiamento. Prevale un senso di paura sulla fiducia nel futuro", ha spiegato il Pontefice. Proseguendo, Papa Francesco, riferendosi anche all'attuale contingenza politica, ha dunque invitato all'apertura e alla costruzione di "ponti" e non di muri e blocchi.
"Ci domandiamo se in questo mezzo secolo il mondo sia diventato più abitabile. Questo interrogativo riguarda anche noi cristiani, che siamo passati attraverso la stagione del '68 e che ora siamo chiamati a riflettere, insieme a tanti altri protagonisti, e a domandarci: che cosa abbiamo imparato? Di che cosa possiamo fare tesoro? Nessuno sforzo, nessuna rivoluzione può soddisfare il cuore dell'uomo. Solo Dio, che ci ha fatti con un desiderio infinito, lo può riempire della sua presenza infinita, liberandosi dalla schiavitù dei ‘falsi infiniti', che promettono felicità senza poterla assicurare", ha auspicato il Pontefice.
Nel corso della giornata sono previsti numerosi eventi e la presenza di molteplici ospiti politici e del governo Conte, tra cui il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, gli ex ministri dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio e Maurizio Lupi e il professor Carlo Cottarelli.