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Medio Oriente, Meloni: “Attacchi di Israele all’Unifil inaccettabili, violano il diritto internazionale”

La premier Meloni ha condannato pubblicamente gli attacchi dell’Idf contro le basi Unifil in Libano. “Non è accettabile, viola quanto stabilito dalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. Il governo italiano ha protestato con decisione con le autorità israeliane”, ha detto.
A cura di Giulia Casula
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Anche Giorgia Meloni ha condannato gli attacchi delle forze israeliani alle basi dei caschi blu impegnati nella missione Unifil in Libano. "Torno a condannare quanto accaduto contro il contingente Unifil da parte dell'esercito israeliano", ha dichiarato durante la conferenza stampa congiunta dei leader al termine del Med9, il vertice dei Paesi del Mediterraneo, a Cipro.

"Non è accettabile, viola la risoluzione 1701 dell'Onu. Il governo ha protestato con decisione. Con Macron e Sanchez abbiamo deciso di stilare una dichiarazione comune", ha aggiunto la premier.

Meloni ha assicurato che il governo italiano  sta seguendo con grande attenzione la situazione del contingente nazionale che pattuglia la Blue line, la linea di demarcazione decisa nel 2006 dalle Nazioni Unite e ufficialmente riconosciuta da Libano e Israele. "I militari italiani impegnati nella missione Onu e in quella bilaterale, Mibil, prestano un'opera ovviamente fondamentale, preziosa per la stabilizzazione dell'area", ha detto. "Come sapete il quartier generale della missione Unifil e due basi italiane sono state raggiunte da colpi di arma da fuoco sparati dalle forze israeliane e quindi non posso, anche come Italia, non condannarlo", ha ribadito.

Nella giornata di ieri era stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a intervenire per primo convocando una conferenza stampa d'urgenza in cui si era scagliato contro la decisione di Israele di intervenire colpendo le postazioni Onu. Il titolare della Difesa aveva definito gli atti dell'IDF come "possibili crimini di guerra", sottolineando che la richiesta di Tel Aviv di evacuare alcune basi non potesse essere considerata una giustificazione accettabile dal momento che "Italia e Nazioni Unite non prendono ordini da Israele".

L'attenzione del vertice di Cipro si è concentrata soprattutto, sulla ricerca di una soluzione per "arrivare a un cessate il fuoco a Gaza, in Libano, al rilascio degli ostaggi e come assistere al meglio le popolazioni civili", ha spiegato Meloni, che ha previsto in occasione del G7 Difesa "iniziative per rafforzare le forze armate libanesi". 

Tra i temi toccati durante il summit con gli altri leader, anche il dossier migranti. A tal proposito la premier ha annunciato che "partirà probabilmente tra qualche giorno in termini operativi il protocollo che ormai tutti conoscono tra Italia e Albania che vuole essere esattamente questo: una soluzione innovativa in tema di governo dei flussi migratori, di lotta ai trafficanti di esseri umani".

Infine, Meloni ha voluto ringraziare la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per "aver introdotto un portafoglio dedicato al Mediterraneo. Per noi rappresenta una priorità strategica, particolarmente lo rappresenta per questo Governo. Guardiamo con molta attenzione al futuro patto per il Mediterraneo, ispirato a un nuovo approccio paritario dell'Unione Europea nei confronti del suo vicinato meridionale. un approccio che, come sapete, l'Italia ha sempre promosso, che è strettamente legato anche al tema del governo dei flussi migratori", ha concluso.

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