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Medici Senza Frontiere contro il decreto Salvini: “Dal governo politiche repressive”

L’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere si espone contro il decreto Salvini su sicurezza e immigrazione approvato oggi. Secondo MSF, infatti, si andrà in direzione opposta rispetto a quella necessaria: invece che favorire l’integrazione, si preferiscono politiche migratorie repressive che non hanno “interesse per la vita, la salute e la dignità di migliaia di uomini, donne e bambini”.
A cura di Chiara Caraboni
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“Con queste misure, l’Italia sta girando le spalle a chi ha disperato bisogno di protezione e assistenza”, ha dichiarato Claudia Lodesani, presidente di Medici Senza Frontiere (MFS) Italia in merito alle misure presentate oggi nel Decreto sicurezza e immigrazione di Matteo Salvini (qui il testo completo). Secondo l'organizzazione umanitaria, infatti, con questo decreto si andrà a criminalizzare e a rendere più vulnerabili delle persone già in estrema difficoltà e con bisogno di soccorso, invece che tentare di favorire l'integrazione. Queste misure, spiega, rischiano di avere un tragico impatto sia sulla vita che sulla salute delle persone già presenti in Italia. E ciò avviene perché si va a sconvolgere un sistema d'accoglienza già di per sé debole nella struttura, a prolungare la detenzione amministrativa di persone che non hanno commesso alcun crimine e a ridurre le protezioni attualmente disponibili. Quindi, secondo Lodesani: "Oggi il governo concentra tutti i suoi sforzi nello smantellare il sistema di assistenza e di soccorso dei migranti, come dimostra anche l’ultimo tentativo di fermare Aquarius, l’unica nave umanitaria rimasta a salvare vite nel Mediteranno centrale".

“Attendiamo di conoscere in modo più preciso i criteri di assegnazione del nuovo permesso di soggiorno per cure mediche, nella preoccupazione che rischino di essere escluse e lasciate in condizioni di marginalità persone che soffrono di problemi di salute con sintomi non facilmente riconoscibili. Molti di questi pazienti li vediamo ogni giorno nel centro MSF per vittime di tortura e in altri luoghi in Italia”, ha detto Anne Garella, capomissione MSF in Italia, che ha aggiunto: "Quello che vediamo nel nuovo Decreto è un ulteriore passo nelle politiche migratorie repressive del governo italiano, volte a un indiscriminato arresto dei flussi e alla criminalizzazione della migrazione, in mare e in terra, e senza alcun interesse per la vita, la salute e la dignità di migliaia di uomini, donne e bambini".

Un altro punto che desta preoccupazione all'organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere è il superamento del sistema SPRAR, che tecnicamente con il decreto di Salvini sull'immigrazione avverrà. In questo modo potrebbero essere incrementati grandi centri collettivi che di conseguenza offriranno meno servizi e un impatto più significativo sulla salute fisica e psicologica delle persone aiutate. "Per molti anni MSF ha lavorato in centri di accoglienza secondaria (CAS) in Italia e ha ampiamente documentato come la permanenza prolungata all’interno di queste strutture contribuisca a deteriorare la salute mentale di persone già traumatizzate, riducendo drasticamente la loro possibilità di integrazione sociale con un impatto estremamente negativo sul loro percorso terapeutico", spiegano infatti tramite un comunicato stampa.

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