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Medici russi in Italia, Conte: “Eravamo in grande difficoltà, portarono solo aiuti sanitari”

L’ex presidente del Consiglio, dopo l’audizione al Copasir, ha spiegato che la missione dei medici russi nel 2020 “si sviluppò esclusivamente sul piano degli aiuti sanitari in un momento di grande difficoltà”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La missione dei medici russi in Italia fu solo per portare aiuti sanitari. L'ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato ascoltato in audizione oggi pomeriggio al Copasir – il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – per chiarire quanto successo nel marzo 2020: "Al Copasir ho chiesto io di essere immediatamente audito perché chi ha o ha avuto incarichi istituzionali ha l'obbligo morale di rispondere del proprio operato in trasparenza – ha detto Conte, intercettato dopo l'audizione – Ho chiarito che la missione russa si sviluppò esclusivamente sul piano degli aiuti sanitari in un momento di grande difficoltà in cui ci mancavano mascherine respiratori e altri strumenti di protezione".

"I nostri apparati, dalla difesa all'intelligence, agli esteri alla protezione civile, vigilarono costantemente perché questa missione si svolgesse lungo i binari concordati – ha garantito Conte – Ho riferito che non mi sono mai stati riportati elementi di criticità che possano far sospettare deviazioni inappropriate della missione al di fuori dell'ambito sanitario". E ha contrattaccato: "Chi con gli accadimenti dell'oggi vuole rileggere le vicende passate non ha il senso della verità storica".

I sospetti sono nati dopo le minacce arrivate da Mosca al ministro Guerini, e l'inchiesta di Repubblica che ha ripercorso le tappe della missione russa in Italia nel marzo del 2020, ufficialmente per aiutare il nostro Paese, messo in ginocchio dalla prima ondata di Covid. Secondo alcune ricostruzioni, infatti, l'intenzione del gruppo di russi – in parte medici e in parte no – sarebbe stata piuttosto quella di fare degli studi sul nuovo virus. Tanto che il vaccino russo Sputnik sarebbe stato sviluppato proprio a partire da un campione raccolto in Italia. Sulla questione Matteo Renzi ha presentato anche un'interrogazione parlamentare a cui risponderà il ministro Speranza.

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