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Pili denuncia: “Altre mille bombe fabbricate in Sardegna in partenza per l’Arabia Saudita”

Un carico di mille bombe destinate all’Arabia saudita partito dal porto di Olbia è approdato ieri mattina allo scalo di Piombino. La denuncia del deputato sardo Mauro Pili: “Traffico di morte che parte dalla Sardegna con l’avallo del governo italiano”. Un caso analogo il 18 novembre: un cargo era atterrato all’aeroporto di Cagliari pronto a caricare le bombe da portare nella notte in Arabia Saudita.
A cura di Claudia Torrisi
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Un carico di mille bombe destinate all'Arabia saudita partito dal porto di Olbia è approdato ieri mattina allo scalo di Piombino. Si tratterebbe di Mk83, prodotte dalla Rwn Italia di Domusnovas (Carbonia-Iglesias) che fa capo al colosso internazionale Rheinmetall Defense. La denuncia – ripresa da Il Tirreno – è arrivata dal deputato sardo ed ex presidente della Regione Sardegna, Mauro Pili di Unidos.

"L’ennesimo illegale carico di bombe ha lasciato la Sardegna durante la notte – ha scritto su Facebook – Questa volta il carico di morte ha attraversato da sud a nord l’intera isola, lungo la 131 e poi la diramazione nuorese verso Olbia, nel maldestro tentativo di sfuggire ai riflettori dell’aeroporto di Cagliari. Quattro tir marchiati con i simboli dell’esplosivo, scortati da sicurezza privata, affidati ad fornitore globale di trasporto tra i più grandi al mondo hanno raggiunto nella notte il porto Isola Bianca di Olbia. All’interno dei quattro mastodontici Tir 1000 bombe, ennesima fornitura destinata all’Arabia Saudita. Hanno atteso che arrivasse il Cargo della Moby per poi imbarcarsi alla volta di Piombino, per svolgere le operazioni di scarico al coperto verso la destinazione finale del carico di bombe".

Ancora una volta, ha specificato Pili, "si tratta delle micidiali bombe Mk83 prodotte dallo stabilimento tedesco in terra sarda, nel comune di Domusnovas. Bombe vietate dall’Onu e la cui compravendita è vietata persino dalle norme italiane. È la destinazione ad essere sotto accusa, a partire dall’Onu. Le stesse bombe hanno, infatti, già provocato la morte di oltre 400 bambini nello Yemen dove l’Arabia Saudita sta conducendo un vero e proprio attacco distruttivo che sta devastando le popolazioni civili". Un "traffico di morte che parte dalla Sardegna" e che, ha concluso il deputato, "sta avvenendo con l’avallo del governo italiano, prima con il parere contrario al mio ordine del giorno dei giorni scorsi per bloccare l’operazione di Cagliari e poi con le spregiudicate e indegne dichiarazioni del ministro della Difesa Pinotti. A tutto questo si aggiunge che questo acquisto, condannato personalmente dal numero uno dell’Onu, è stato avvallato dal governo americano che ha dato il suo via libera al rifornimento di armi all’Arabia saudita".

Lo scorso 18 novembre c'era stato un caso analogo, sempre denunciato da Pili: a tarda sera un cargo era atterrato all'aeroporto di Cagliari pronto a caricare le bombe prodotte dalla fabbrica Rwm di Domusnovas e portarle nella notte in Arabia Saudita.

"State sottoponendo la Sardegna ad un rischio gravissimo. Basta giocare con le bombe sulla testa della Sardegna. Il deputato ha annunciato che stanotte il cargo 747 atterrerà a Cagliari e ripartirà con il carico di morte. È inaudito che si usi un aeroporto civile facendolo diventare un bersaglio inaudito di terrorismo e non solo", aveva scritto su Facebook Pili.

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