L’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha detto che è «pronto ad andare via» se gli tagliano il superstipendio da supermanager delle Ferrovie, nell'ambito dell'operazione di spending review del governo di Matteo Renzi. L'amministratore Moretti percepisce 850mila euro all'anno. E dice: «Il mio omologo tedesco ne prende tre volte e mezzo tanto». Il riferimento è alla Db Bahn, le ferrovie federali tedesche. Il cavaliere del Lavoro Moretti preeconizza pure che stando così le cose «una buona parte di manager vada via». Per dirla alla ragionier Filini «vadi pure», cavalier Moretti. Per piacere non aggiunga altro: la sua gestione delle Ferrovie dello Stato non è minimamente paragonabile a quel che accade in Germania dove i treni non sono delle bagnarole ritardatarie e davvero il Paese è collegato tutto, non da Milano a Roma fino a Napoli (con la costosa Alta Velocità) lasciando il resto d'Italia (isole incluse) ferma agli anni Cinquanta. Stia bene, dunque, caro Moretti. Andando via, un suggerimento: non prenda il treno. Arriverebbe lì dove deve in clamoroso ritardo.