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Opinioni

Maurizio Gasparri: potenziali assassini ai cortei studenteschi

A due giorni dalla votazione al Senato della Repubblica della Riforma Gelmini, il capogruppo del Popolo della Libertà lancia il suo appello ai genitori degli studenti: “Dite ai vostri figli di restare a casa”.
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Come vi avevamo anticipato nei giorni scorsi, l'agenda parlamentare della prossima settimana presenta uno snodo cruciale nella votazione al Senato della Riforma Gelmini, già passata alla Camera prima della complicata votazione di fiducia al Governo Berlusconi. Facendo due rapidi calcoli, si può facilmente constatare come il provvedimento incontrerà ben pochi ostacoli a Palazzo Madama, dal momento che ai 162 voti della maggioranza (questo il responso sulla mozione di fiducia) si potrebbero aggiungere anche quelli di Futuro e Libertà, gruppo che aveva votato in modo favorevole nel primo passaggio parlamentare.

Mercoledì però sarà anche la giornata della grande mobilitazione del movimento studentesco, con l'annuncio di una grande manifestazione che ha prevedibilmente messo in allerta le forze dell'ordine. Ovviamente alta è la preoccupazione per gli scenari possibili, con l'incubo di una possibile "replica" degli scontri di qualche settimana fa che misero a soqquadro il centro cittadino della Capitale (con una coda polemica di non
poco conto relativa alla presenza, prima smentita, poi parzialmente ammessa, di agenti in borghese tra i manifestanti). Tanto più che in questi
ultimi giorni continuano a girare in rete e su facebook le immagini ed i video di alcune fasi molto "controverse" degli scontri (in gran parte caricati direttamente da manifestanti e semplici passanti, secondo un modello che sta realmente rivoluzionando il concetto stesso di
informazione).

Ebbene, come se non bastasse il clima infuocato, a gettare ulteriore benzina sul fuoco ha pensato il capogruppo del Popolo della Libertà al Senato Maurizio Gasparri, con un paio di interventi che stanno facendo molto discutere. Infatti, solo ieri pomeriggio l'ex colonnello di An valutava che "per non far vivere all’Italia nuove stagioni di terrore occorre agire con immediatezza. Chi protesta in modo pacifico e democratico va diviso dai vasti gruppi di violenti criminali che costellano l’area della sinistra. Solo un deciso intervento può difendere l’Italia", dunque "qui ci vuole un sette aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 in cui furono arrestati tanti capi dell’estrema sinistra collusi con il terrorismo. Qui serve una vasta e decisa azione preventiva” (in realtà Gasparri intendeva riferirsi al sette aprile del 1979, quando il magistrato Calogero ordinò gli arresti degli intellettuali della sinistra extra-parlamentare Toni Negri, Oreste Scalzone, Franco Piperno ed Emilio Vesce, i famosi "cattivi maestri", ndr).

Arresti preventivi, dunque, con la rievocazione di una delle pagine più nere del sistema giudiziario italiano, ma non solo. Infatti, Gasparri questa mattina, durante un intervento nella trasmissione di Raitre Agorà, ha rivolto anche un accorato invito: "Voglio fare un appello: genitori, dite ai vostri figli di stare a casa e non scendere in piazza a manifestare. Quelle manifestazioni sono frequentate da potenziali assassini e dunque vanno evitate anche per la loro incolumità". Toni durissimi che già hanno provocato la reazione ferma e decisa delle opposizioni parlamentari e dei movimenti giovanili, mentre il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ricorda che "la protesta pacifica, benchè spesso sviata da inammissibili violenze, di tanti cittadini nelle strade delle nostre capitali, è una spia di malessere che le democrazie non possono ignorare".

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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