Maturità, ora è ufficiale: niente scritti, solo esame orale in presenza e commissari interni
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, presenta in conferenza stampa le ordinanze sugli esami di stato della terza media e quelli di maturità per l’anno scolastico in corso. Le modalità di svolgimento delle prove d’esame, modificate a causa dell’emergenza Coronavirus, erano state già anticipate negli scorsi giorni, ma ora arriva la conferma ufficiale da parte della ministra: "Ho qui le tre ordinanze, su valutazione, esame di primo ciclo ed esami di maturità. Le stiamo diffondendo, le pubblicheremo sul sito del ministero. Sono ordinanze definitive, con regole chiare su esami e valutazione. Serviva del tempo per scriverle, sono atti complessi, con diversi passaggi. C’è stato un lungo confronto sia dal punto di vista tecnico che politico". La prima conferma è quella dell'esame di Stato di presenza: "Come governo abbiamo ritenuto opportuno fare gli esami di Stato in presenza, però questa decisione deve essere letta a 360 gradi, in un arco di lungo periodo. Noi ci assumiamo tutte le responsabilità politiche delle nostre scelte, ma non lo si fa al buio. Gli esami di Stato in presenza: abbiamo lavorato con il Comitato tecnico-scientifico per farli in massima sicurezza. E ci tengo a rassicurare gli studenti e il personale. Gli esami di Stato saranno in presenza compatibilmente con il monitoraggio epidemiologico delle singole aree territoriali".
L'esame di maturità: come funzionerà
Azzolina spiega come funzionerà l'esame di maturità, confermando che la prova orale si svolgerà di presenza:
Le misure sono chiare. E ci tengo a dire una cosa: le scuole hanno sempre sofferto il fatto che dal ministero spesso arrivassero dei documenti complessi. Anche qui, io ho fortemente voluto insieme ai tecnici che si scrivessero delle ordinanze agili. Quando iniziano? Il 17 giugno. Come si fanno? Non ci saranno le prove scritte, ci sarà un colloquio orale della durata massima di un’ora, che prevede diverse fasi: la prima è la discussione di un elaborato sulle discipline di indirizzo concordate tra studenti e docenti; poi un testo di italiano studiato nell’ultimo anno e poi ci sono dei materiali preparati dalla commissione assegnati agli studenti. I commissari saranno tutti interni. Gli studenti spiegheranno ciò che ha imparato in quello che era l’alternanza scuola-lavoro e poi i temi di cittadinanza e Costituzione. La prova orale varrà 40 punti, che si aggiungono ai 60 di crediti.
Per quanto riguarda l'utilizzo delle mascherine durante l'esame di maturità, è il professor Villani, del Comitato tecnico-scientifico, a spiegare che non sarà obbligatoria. Partendo dal presupposto che l’esame si svolgerà con una distanza di due metri tra studente e commissione. E quindi non è necessaria, tranne nel caso in cui ci si avvicini maggiormente. “Se uno studente si sente più libero senza mascherina deve avere la libertà di fare così l’esame”, aggiunge Villani. In ogni caso, garantisce ancora Azzolina, in quei territori in cui i contagi dovessero risalire, sarà possibile effettuare l'esame di maturità in via telematica. Sulla presenza dei commissari, invece, Azzolina assicura che saranno "tutti al loro posto" e non esiste un rischio fuga a causa dei timori da contagio.
L'esame di terza media: elaborato entro il 30 giugno
Per quanto riguarda gli esami di primo ciclo, la novità è che gli studenti avranno tempo fino al 30 giugno per presentare l'elaborato che sostituisce l'esame: "Abbiamo ascoltato le richieste delle scuole, che ci hanno chiesto di dilatare le procedure dell’esame, che prevederà un elaborato da scrivere e discutere online e si farà lo scrutinio finale. Avranno più tempo per fare queste operazioni, fino al 30 di giugno".
La valutazione: niente bocciature per Covid
La terza ordinanza è quella sulla valutazione degli studenti: “Non potevamo che prevedere un sistema diverso di valutazione. Un principio non ci ha mai lasciato, quello di non lasciare indietro nessuno. Quindi abbiamo deciso di ripartire tutti insieme a settembre, con una valutazione seria. Se uno studente merita quel voto, quel voto gli sarà dato. Ma se sarà sotto la sufficienza penso che abbia tutto il diritto di recuperare l’anno successivo. Resta la possibilità di non ammettere all’anno successivo, ma in casi molti circoscritti, non relativi al Coronavirus. Per esempio quando c’è una mancata frequenza nel primo periodo didattico, con l’unanimità del consiglio di classe. La seconda possibilità è quando ha ricevuto provvedimenti disciplinari gravi”. Quindi la bocciatura sarà possibile solo per motivi particolarmente gravi, mentre le insufficienze potranno essere recuperate a settembre, come spiega la ministra. I recuperi potranno iniziare già dal primo settembre, mentre ancora deve essere stabilita la data di inizio del nuovo anno scolastico.
Azzolina rivendica la chiusura delle scuole
L’inizio della conferenza stampa viene impiegato da Azzolina per spiegare come si è arrivati a queste decisioni e come si è deciso di chiudere le scuole negli scorsi mesi:
In queste settimane il governo ha agito tenendo chiuse le scuole, una scelta molto sofferta. Per un ministro dell’Istruzione chiudere le scuole penso sia una delle cose peggiori che possa accadere. Una decisione che ho condiviso. Sarebbe stato molto più facile riaprirle, tutt’oggi sarebbe molto più facile riaprirle. Abbiamo giurato sulla Costituzione e quindi si pensa al bene comune, non di se stessi. Io so che tenere chiuse le scuole è difficile, perché tutti vogliono ripartire, ritrovare un senso di normalità. Ma il senso di responsabilità ci impone di tenerle chiuse ed è un enorme sacrificio. Tenere le scuole chiuse ha permesso di salvare vite umane.