Come si svolgeranno gli esami di maturità per gli studenti delle zone alluvionate in Emilia Romagna
Aggiornamento: Il Miur ha fatto sapere che non è stata ancora presa una decisione definitiva rispetto alle modalità con cui si svolgeranno gli esami di maturità per gli studenti delle zone alluvionate. "Stiamo esaminando le diverse ipotesi prospettate per venire incontro alle difficoltà degli studenti impegnati nell’Esame di Stato, residenti nelle zone colpite dalle recenti alluvioni. Risultano pertanto senza fondamento specifiche ipotesi che circolano in queste ore relative a decisioni già prese", si legge in una nota.
Nelle province alluvionate dell'Emilia Romagna, gli studenti che sosterranno gli esami di maturità lo faranno davanti a commissioni formate interamente da docenti interni. La notizia arriva dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha confermato all'Ansa di aver pronta una "risposta positiva" alle richieste degli studenti dei territori colpiti dall'emergenza. Intervenuto a margine di un convegno al quale ha partecipato oggi a Milano, il titolare di viale Trastevere ha spiegato che il confronto tra gli uffici ministeriali e i sindaci – per mettere a punto le modalità delle prove di maturità che riguardano le scuole nelle aree alluvionate – è ancora in corso. Proprio questa mattina, ha aggiunto Valditara, è stato fatto un punto con il primo cittadino di Ravenna.
Nonostante nessuna decisione definitiva sia stata presa, però, Valditara ha di fatto anticipato una notizia che gli studenti aspettavano: le commissioni degli esami di maturità nelle zone alluvionate non vedranno la partecipazione di professori esterni alla scuola. La richiesta era arrivata qualche giorno fa dagli studenti delle province di Ravenna e Forlì-Cesena.
L'appello era stato pubblicato su Repubblica:
Quello che è successo nella nostra provincia in questi giorni ha del drammatico, la situazione, come immaginiamo sappiate, è molto grave. Molti nostri compagni hanno perso tutto. Alcuni non hanno più la casa dove sono cresciuti (distrutte dall’acqua, dal fango o dalle frane), alcune case non saranno mai più agibili, perché la furia dell’acqua ne ha irrimediabilmente corroso le fondamenta. Molti non hanno più la scrivania, nella quale per 5 anni hanno studiato. Essa giace probabilmente buttata nelle cataste di mobili a lato delle strade dalle mani dei loro stessi compagni.
Non solo la scrivania: molti non hanno più libri, appunti e materiali per prepararsi all'esame di maturità. Così gli studenti e le studentesse hanno avanzato una richiesta ben precisa al ministro Valditara:
Come può un professore che non ci ha mai visto, valutarci in questa situazione? Riteniamo dunque che debbano essere i nostri professori, che hanno imparato a conoscerci negli ultimi anni e che ben sanno chi siamo e come stiamo affrontando questo drammatico periodo, a valutarci. La nostra richiesta dunque è questa: un esame con tutti i membri interni per le province di Ravenna e Forlì-Cesena. Sappiamo che la nostra è una richiesta esigente, ma sappiamo anche bene quello che le nostre province, e con esse i nostri ragazzi, hanno passato.