Maturità 2022, verso seconda prova scritta scelta dalle commissioni e possibili novità sui crediti
Manca ancora qualche mese alla Maturità 2022 ma già gli animi di studenti e professori si scaldano. In attesa dell'ordinanza del Ministero dell'Istruzione, che chiarirà definitivamente tutti i dubbi, due sono gli argomenti che tengono banco nell'universo scolastico negli ultimi giorni: da un lato il ritorno della seconda prova scritta, che però a differenza dell'epoca pre-pandemica sarà stabilita dalle singole commissioni d'esame, e dall'altro la possibilità di rivedere il sistema dei crediti dando più peso al triennio che non all'esame vero e proprio. Almeno sono state queste le richieste degli studenti, che ieri, tramite l'Ufficio di coordinamento nazionale delle Consulte studentesche (UCN), composto dai presidenti dei coordinamenti regionali. hanno incontrato il ministro Patrizio Bianchi.
Le proposte degli studenti su seconda prova e crediti
"Ci dispiace non essere stati accontentati sulla seconda prova scritta. Ma non era scontato che venissimo coinvolti nel processo decisionale. E questo è già un successo. Una riunione di questo tipo, durata due ore, non c’era mai stata", ha detto al termine dell'incontro all'AdnKronos il portavoce nazionale delle consulte studentesche, Marco Scognamillo, che ha spiegato: "Per fare il punto: il Ministro vuole portare avanti il discorso della seconda prova scritta ma ci ha riconosciuto l’importanza di una buona valutazione. Non ci ha dato una informazione certa, ma ha promesso che l’attenzione sulla corretta valutazione sarà per lui un ottimo spunto di riflessione. Poiché l’esame di stato pesa sul voto finale al 60%, potrebbe prendere in considerazione la nostra proposta di abbassarne il valore al 30%. In sostanza faremmo la seconda prova scritta, a cui verrebbe data una importanza minore".
Le proteste e la bocciatura del CSPI
L'incontro tra ministro dell'Istruzione e consulte studentesche è arrivato al culmine di giorni di tensione, con gli studenti che venerdì scorso sono scesi in piazza per protestare contro il nuovo esame di Maturità, in particolare contro la seconda prova scritta che "rischia di non mantenere le caratteristiche nazionali e può dunque essere sostituita da un colloquio ritagliato sui veri contenuti svolti nelle scuole, peraltro in maniera disomogenea fra territorio e territorio, a seconda dell’andamento della pandemia". La novità è stata bocciata anche dal Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, il cui parere è consultivo e non vincolante. E mentre gli studenti hanno annunciato una nuova manifestazione per venerdì 11 febbraio ("alle 16:00 saremo sotto al ministero dell'Istruzione e chiediamo a tutti gli studenti e tutte le studentesse di unirsi a noi"), si attende l'ordinanza del Ministero che potrà dare informazioni certe e concrete sui prossimi esami di Stato.
Bianchi: "Gli studenti non abbiano paura"
"Non dobbiamo avere paura di tornare progressivamente verso la normalità. Una nuova normalità che ci porti verso una revisione complessiva del sistema, verso quella scuola nuova di cui c'è urgente bisogno", è stato il commento del ministro Bianchi al termine dell'incontro con le Consulte studentesche riferendosi alle richieste avanzate sulla Maturità 2022. Questa mattina, intervistato da Radio 24 ha sottolineato che "le commissioni, come loro stessi hanno richiesto, saranno interne. Ci sarà un presidente esterno per garantire l'uniformità su base nazionale, ma ci saranno commissioni interne". Sull'ipotesi di dare più peso al percorso del triennio che all'esame in sé il ministro ha precisato: "Gli studenti hanno fatto questa richiesta in maniera molto ponderata e in maniera altrettanto ponderata ci sto ragionando su".