Maturità 2022, Bianchi: “Gli studenti devono essere in grado di affrontare la seconda prova”
La maturità 2022 avrà due prove scritte e una orale. Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, non molla, nonostante le proteste degli studenti e il parere negativo del Cspi. Lo ha ribadito oggi, ospite di Metropolis: "Perché il doppio scritto? Mi ha impressionato moltissimo l'idea che non si doveva fare un esame scritto perché tutta una generazione non sarebbe stata in grado di affrontare un a prova – ha commentato Bianchi – L'idea di lasciare un peso così su una generazione non è sopportabile, e non va assecondato. I ragazzi non devono avere paura e noi dobbiamo accompagnarli verso una nuova condizione". Il titolare di viale Trastevere ha spiegato di averlo ribadito agli studenti incontrati oggi: "È tempo di riprendere un percorso ritmato della scuola che preveda che siano le commissioni interne, con una prova di italiano e una diversa a seconda degli indirizzi, a giudicare".
Bianchi ha detto di aver colto, ascoltando i ragazzi, "il problema della scuola per una generazione che pone il problema di malessere generazionale". Secondo il ministro dell'Istruzione "c'è tutta una generazione che ci chiede di non essere lasciata sola" e perciò "dobbiamo dare supporto ai professori e ai ragazzi ma non clinicizzare la scuola". Altrimenti accade quello che è successo a Torino, con gli scontri di cui si sta tanto discutendo in questi giorni: "Ho totale rispetto della ministra Lamorgese, ma tutti abbiamo commesso un errore in questi ultimi anni in cui è cresciuta molta rabbia – ha commentato Bianchi – Il luogo dell'ascolto è e deve essere la scuola, che deve essere riorganizzata e non solo per colpa del Covid. Sui disordini dico che non bisogna mai arrivare a quel punto lì".
Sulla morte di Lorenzo Parelli, invece, il ministro ha sottolineato: "Nella norma attuale è spiegato ancora meglio rispetto al 2015 che per un ragazzo che entra in un percorso di alternanza scuola-lavoro la sicurezza deve essere massima". Poi ha aggiunto: "Questo è un Paese che ha un livello di morti sul lavoro inaccettabile. Il caso di Udine ci interroga tutti". Ma attenzione: "Tornare a una scuola tutta chiusa su se stessa mortifica le centinaia di esperienze di apprendimento che si stanno facendo, sarebbe un passo indietro. Non può essere che un percorso di Pcto sia fare fotocopie o sostituire il lavoro".