Matteo Salvini vuole rimpatriare i migranti tunisini con i voli charter: cosa prevede l’ipotesi allo studio
Nella mattinata di oggi, il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha dichiarato che i 180 migranti sbarcati due giorni fa a Lampedusa e originari della Tunisia saranno rimpatriati al più presto mediante voli charter. "Stiamo studiando misure innovative ed efficaci per accelerare le procedure di identificazione", ha spiegato il titolare del Viminale nel corso dell'annuncio. Secondo quanto riferisce Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, il primo di questi voli charter con a bordo 40 migranti potrebbe partire a breve, tra poche ore. Gli altri, invece, decolleranno la prossima settimana.
Matteo Salvini ha intenzione di applicare l'esistente accordo bilaterale per i rimpatri siglato con la Tunisia che prevede il trasferimento dei migranti con i voli organizzati dalla Direzione immigrazione della polizia: due alla settimana per 40 posti ciascuno, con relativa scorta a bordo. "La linea seguita in questo caso prevede però di non far passare nessuno per i centri di identificazione completando la procedura subito dopo l’approdo e prevedendo l’espulsione immediata", spiega il Corriere della Sera.
Da Vienna – dove partecipa all’incontro con i ministri europei dell’Interno – Matteo Salvini ha inoltre dichiarato di aver "parlato con il collega tunisino per il mio prossimo viaggio. Stiamo lavorando, dopotutto la Tunisia non è un paese in conflitto". Proseguendo, Salvini è tornato ad attaccare Malta: "Ancora in questi minuti un Paese membro dell’Unione europea, Malta, se ne sta fregando dei suoi doveri e continua ad accompagnare barche cariche di migranti in acque italiane alla faccia della solidarietà europea".
"Almeno 7 di questi barchini veloci e con pochi immigrati a bordo, sono in questo momento in acque maltesi (62 persone). Queste non sono navi in difficoltà, questo è evidentemente traffico di esseri umani. Abbiamo contattato le autorità maltesi perché facciano il loro dovere, in caso contrario farò tutto il possibile perché i clandestini non sbarchino in Italia. Porti Chiusi e che mi indaghino pure", aveva twittato Salvini ribadendo le linee politiche dell'Italia in materia di immigrazione. Malta non ha però risposto alle richieste italiane e i migranti sono infine approdati in Sicilia.
Stando alle verifiche condotte dalla polizia, i migranti sarebbero tutti tunisini, ad eccezione di una famiglia di siriani, e per questo motivo sono stati avviati i contatti per il rimpatrio immediato. "In questi casi la Direzione per l’immigrazione deve attivare la procedura di gara con le compagnie aeree e quando arriva l’offerta più vantaggiosa si prenota il volo che generalmente viaggia il lunedì e il giovedì. Fino a ieri sera Tunisi non aveva autorizzato un charter straordinario da far decollare subito, ma ha comunque accettato che si procedesse velocemente", spiega Sarzanini.