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Matteo Salvini vuole multare chi compra dai venditori ambulanti in spiaggia

Il Viminale è al lavoro sul piano “spiagge sicure”, un pacchetto di misure che mira a sanzionare non solo chi acquista beni e servizi dai venditori che non abbiano regolare licenza, ma anche chi affitta loro gli alloggi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dal ministro degli Interni Matteo Salvini arriva la stretta per gli ambulanti: verranno applicate multe a chi acquista dai venditori capi falsi, ma anche chi paga per ottenere un massaggio o un tatuaggio praticati sulla spiaggia. Ma c'è di più. Il vicepremier punta anche a sanzionare chi affitta le case dormitorio ai venditori ambulanti. E' questo il contenuto della direttiva "Spiagge sicure" indirizzata alla varie prefetture, e che "sarà pronta a fine mese". In queste ore lo staff del Viminale sta definendo le linee guide volut dal vicepremier Matteo Salvini.

"Al centro del progetto – si legge  in un articolo de La Stampa  – c'è il rafforzamento della collaborazione tra forze dell'ordine e la polizia municipale delle zone balneari. E proprio per andare incontro alle esigenze dei sindaci, che avrebbero difficoltà ad attingere dalle casse comunali per potenziare gli organici dei vigili urbani, Salvini pensa di ricorrere ai fondi europei della legalità. Una possibilità per la verità tutta da verificare visto che nessun Paese Ue attinge a quei fondi per pagare gli straordinari alle forze dell'ordine".

Lo scorso il 13 giugno era stata Confesercenti a sollevare la questione, parlando di un giro di affari di 22 miliardi di euro abisivi dei settori del commercio e del turismo, in un appuntamento a cui aveva partecipato il ministro. Lo scopo di Salvini è non solo quello di  "presidiare i litorali italiani dall'assalto dei venditori ambulanti abusivi", ma intende anche "monitorare chi affitta loro alloggi e magazzini per la merce".

Anche le Fiamme gialle avevano lanciato l'allarme: da gennaio 2017 allo scorso maggio hanno eseguito oltre 15.600 interventi, di cui il 52% riguarda proprio il comparto della contraffazione e il restante 48% la tutela del made in Italy, della sicurezza prodotti e della pirateria audiovisiva. Sono state complessivamente denunciate 10.486 persone e sequestrati oltre 264,6 milioni di prodotti illegali, quasi 71 milioni e 500 mila articoli solo per quanto concerne abiti, borse, scarpe e accessori.

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