Matteo Salvini rieletto segretario per acclamazione al congresso della Lega: in carica fino al 2029

"Io penso che si possa acclamare segretario della Lega Matteo Salvini". Lo ha annunciato il presidente del congresso Giancarlo Giorgetti, dopo l'intervento del leader del Carroccio, con cui si è chiusa la due giorni alla Fortezza da Basso, a Firenze. Matteo Salvini è stato dunque confermato segretario della Lega, in carica fino al 2029. E ha lasciato intendere che al prossimo congresso non si ricandiderà alla guida del partito.
Per effetto del nuovo statuto, il suo mandato si allunga di dodici mesi e quindi durerà 4 anni. Poco dopo l'ufficializzazione al congresso, dove era l'unico candidato in corsa, Salvini ha twittato così: "Pronti a nuove sfide da affrontare insieme, a testa alta: il singolo non sarebbe nulla se non ci fosse un popolo che marcia e cammina con lui. Grazie a tutti!". Come primo atto da segretario rinnovato, Salvini ha poi accolto tutte le mozioni di indirizzo presentate al congresso, in tutto 17.
Il congresso della Lega ha poi eletto i 22 componenti del Consiglio federale, che stati votati sulla base delle 29 candidature arrivate. In base al nuovo statuto approvato ieri, a loro non è più richiesta l'anzianità di militanza nel partito, precedentemente richiesta di almeno 5 anni.
"Non ho voluto parlare di quello che faccio da ministro, ho preferito parlare di voi. Vi chiedo di esserci sempre, di non accontentarci. Vi chiedo l'orgoglio dell’identità leghista: se non ho l'Alberto da Giussano sulla giacca, mi sento nudo. Vi chiedo di essere testimoni senza rabbia. Lasciamo alla sinistra i discorsi sui fascisti e i nazisti", ha detto durante il suo discorso. "Sono sicuro che al prossimo congresso federale sarò qui da delegato, perché qua ci sarà il prossimo segretario federale, non so chi. Per i prossimi anni metto a disposizione me, il tempo che tolgo ai miei figli che è la cosa che mi pesa di più, però è giusto farlo". ha aggiunto dopo un breve momento di commozione. Parole accolte da applausi e cori come "Matteo, Matteo!" o "Abbiamo solo un capitano, un capitano".
"Lasciamo agli altri le piazze della rabbia e della gelosia. Noi ieri avevamo uno degli imprenditori più importanti del mondo, altrove la star era la tiktoker che invitava ad andare a Roccaraso, ognuno si sceglie i testimonial che vuole…", ha detto ancora, riferendosi alla piazza contro il riarmo convocata ieri dal M5s, dove è andata anche la tiktoker napoletana Rita De Crescenzo.
"Chi sceglie la Lega sceglie la pace, fatelo sentire in tutto il mondo il fatto che chi sceglie la Lega sceglie la pace. Senza se e senza ma. Non possiamo ragionare per tifoserie non possiamo essere trumpiani o antitrumpiani, muskiani o antimuskiani, bisogna ragionare, bisogna avere l'interesse nazionale come faro".
Cosa vuole fare Salvini per i dazi: "Ci vuole la motosega a Bruxelles"
"È folle pensare a una guerra commerciale con gli Stati Uniti. Rimettiamo una concorrenza leale nei confronti dei Paesi che sfruttano un lavoro minorile per arricchire qualche multinazionale", ha affermato il vicepremier Matteo Salvini, in un passaggio dell'intervento di chiusura del congresso federale della Lega.
"La Lega – ha aggiunto in un altro momento dell'intervento – è portatrice sana dell'idea sia per il governo che per l'Unione europea che occorra dialogare con gli Stati Uniti d'America. Non possiamo fare la guerra con gli Stati Uniti d'America. Non è nostro interesse nazionale litigare con gli Stati Uniti d'America. Quindi, il dazio può essere un problema per le nostre imprese e per il libero commercio? Sì. Che risposta devi dare? Il controdazio? No. I controdazi raddoppierebbero i problemi per le aziende italiane ed europee. Molto semplicemente. Chi parla di guerra commerciale è nemico dell'industria italiana ed europea, quindi qua non ci sono trumpiani, ci sono italiani che ragionano", ha sottolineato il neo segretario.
Il Green deal è "quello il mega dazio, è a Bruxelles il problema per le nostre imprese, è lì che bisogna usare la motosega di Milei e bisogna sfoltire", ha detto Salvini, evocando la motosega di Milei, il leader argentino ‘turbo-liberista’ che ha fatto di quello strumento il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale che lo ha portato alla presidenza argentina, usata per simboleggiare il taglio netto alla spesa pubblica.
Chi sono i 22 componenti del Consiglio federale appena eletti
I 725 delegati del congresso della Lega, che si è chiuso oggi alla Fortezza da Basso a Firenze, hanno eletto i 22 componenti del Consiglio federale. Ecco tutti i nomi:
- Simona Loizzo (Calabria)
- Severino Nappi (Campania)
- Tommaso Vergiati (Emilia Romagna)
- Graziano Pizzimenti (Friuli Venezia Giulia)
- Mariano Calisse (Lazio)
- Andrea Paganella (Lazio)
- Alessio Piana (Liguria)
- Alberto Bertagna (Lombardia)
- Simone Bossi (Lombardia)
- Fabrizio Cecchetti (Lombardia)
- Silvia Serafina Sardone (Lombardia)
- Massimo Sertori (Lombardia)
- Luca Toccalini (Lombardia)
- Alessandro Canelli (Piemonte)
- Alessandro Giglio Vigna (Piemonte)
- Roberto Marti (Puglia)
- Valeria Sudano (Sicilia)
- Susanna Ceccardi (Toscana)
- Mara Bizzotto (Veneto)
- Giuseppe Canova (Veneto)
- Gian Paolo Gobbo (Veneto)
- Umberto Erik Pretto (Veneto)