Matteo Salvini: “Liliana Segre merita tutto il mio rispetto, le chiederò un incontro”
Il segretario della Lega Matteo Salvini ha fatto sapere tramite il ‘Corriere della Sera' che chiederà un incontro alla senatrice a vita, Liliana Segre, deportata e sopravvissuta ad Auschwitz, ma non si dice pentito per aver votato contro la commissione parlamentare straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza da lei proposta.
"Se ci si fosse limitati all'antisemitismo non avrei avuto problemi" a votarla, afferma Salvini. E invece i partiti di centrodestra si sono astenuti. "Le commissioni etiche le lascio all'Unione Sovietica. Ma Liliana Segre è una persona che merita tutto il mio rispetto e le chiederò quanto prima un incontro". Poche ore fa il segretario della Lega di Lecce Riccardo Rodelli si è dimesso dopo aver fortemente criticato la nascita della commissione Segre.
Quanto al caso Balotelli, che è stato insultato domenica a Verona durante la partita Verona-Brescia, Salvini ha aggiunto: "A mio figlio predico sempre rispetto per giocatori e arbitri. Quindi, giusto condannare insulti e comportamenti oltraggiosi. Ma mi pare che si sia sollevato un polverone esagerato".
Il segretario della Lega ha poi commentato l'intervista rilasciata domenica dal cardinale Camillo Ruini sul ‘Corriere della Sera': "L'intervista mi ha colpito e commosso. Ruini rappresenta una parte importante della Chiesa. Io cerco il dialogo con la Cei, con i vescovi, con il mondo cattolico. La sua un'apertura straordinaria". Salvini ha spiegato che intende incontrare il cardinale: "Lo farò riservatamente, voglio parlare con lui e con tanti cattolici che hanno mostrato interesse per la mia politica. Nei prossimi giorni fisserò alcuni incontri". L'ex presidente della Cei ha preso le difese dell'ex ministro dell'Interno: "Non condivido l'immagine tutta negativa di Salvini che viene proposta in alcuni ambienti. Penso che abbia notevoli prospettive davanti a sé; e che però abbia bisogno di maturare sotto vari aspetti". Auspicando l'apertura di un dialogo con lui ha espresso anche la sua opinione sull'abitudine di Salvini di baciare il rosario in pubblico: "Il gesto può certamente apparire strumentale e urtare la nostra sensibilità. Non sarei sicuro però che sia soltanto una strumentalizzazione. Può essere anche una reazione al ‘politicamente corretto', e una maniera, pur poco felice, di affermare il ruolo della fede nello spazio pubblico".