Matteo Salvini lancia Meloni premier: “Se Fratelli d’Italia sarà primo partito giusto così”
Matteo Salvini scioglie ogni riserva su Giorgia Meloni premier. Il numero uno della Lega si espone definitivamente su un tema che, sin dal principio di questa campagna elettorale, ha rappresentato un potenziale elemento di scontro e rottura. Ospite di Cartabianca, Salvini ha rotto ogni indugio, dando la sua benedizione alla leader di Fratelli d'Italia. "Se Fdi risultasse il 25 settembre il primo partito del centrodestra, è giusto che Meloni sia premier?", gli è stato chiesto dalla conduttrice Bianca Berlinguer: "Sì, questa è la democrazia, il bello della democrazia…", ha tagliato corto il leader della Lega.
L'appoggio di Matteo Salvini a Giorgia Meloni è un segno importante per il centrodestra, che non riesce tuttavia a scacciare del tutto quei nuvoloni in lontananza che promettono di interessare la coalizione all'indomani del voto, quando forti di una vittoria che ad oggi pare poter essere schiacciante, si ritroveranno davanti a un mutamento degli equilibri interno alla destra che non potrà passare in secondo piano e che, soprattutto se quella compagine dovesse ritrovarsi a governare, andrebbero rielaborati con complicate operazione di pesi e contrappesi nella macchina dell'esecutivo.
La strategia per le prossime elezioni dei due personaggi politici di riferimento della destra attuale è, d'altronde, palese. Se Giorgia Meloni sta lavorando per affrancarsi dalle ingombranti radici politiche di Fratelli d'Italia e accreditarsi come una leader moderata e pronta, a tutti gli effetti, a guidare il paese, dall'altra parte Salvini lavora per recuperare terreno sui temi della sicurezza che gli hanno consentito l'exploit elettorale del 2018. Se Meloni punta dunque a legittimarsi, in Italia e all’estero, come profilo affidabile e moderato cui affidare senza alcuna remora la presidenza del Consiglio, Salvini pare puntare palesemente a quella poltrona di Ministro degli Interni che ha occupato nei mesi di luna di miele con gli italiani, quando la sua popolarità politica era alle stelle.