Matteo Salvini in presidio al ministero: “Restituite il malloppo sulle pensioni”
“Il Governo chieda scusa e restituisca i soldi a 6 milioni di pensionati”: è questo lo slogan con il quale il leader della Lega Nord si è recato questa mattina al ministero dell’Economia in via XX settembre a Roma. Oggetto della protesta il comportamento del Governo, che continua a prendere tempo e a studiare “soluzioni alternative” malgrado la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco delle indicizzazioni delle pensioni stabilito dalla legge Fornero. In effetti, solo qualche ora prima, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenendo nel corso del videoforum de La Repubblica, aveva evitato una risposta chiara, limitandosi a dire di voler studiare in maniera approfondita la sentenza prima di immaginare calcoli e rimborsi.
Ricordiamo che la sentenza della Consulta ha dichiarato illegittima la modifica introdotta dalla Fornero che prevede l’esclusione completa della perequazione “per gli anni 2012 e 2013, per i trattamenti pensionistici di importo superiore a 3 volte il trattamento minimo INPS, con la conseguente mancata liquidazione sia per i due anni suddetti sia per gli anni successivi delle quote di incremento”. Per il triennio 2014 – 2016 è invece in vigore una disciplina transitoria che riconosce le perequazioni ma secondo percentuali “a scalare” fino a trattamenti che arrivano a 6 volte il minimo.
Di diverso avviso rispetto al Presidente del Consiglio ed al ministro Padoan, appunto, Matteo Salvini, che ipotizza rimborsi immediati e corredati da una lettera di scuse. E questa mattina, con una delegazione di parlamentari, è entrato al ministero “retto” da Pier Carlo Padoan: gli esponenti leghisti si sono poi affacciati ad un balcone, esponendo striscioni e cartelli e gridando slogan contro il Governo e, ovviamente, la riforma Fornero delle pensioni.
