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Matteo Salvini: “In autunno ridurremo le tasse. Gli italiani ci hanno eletto per cambiare”

“Noi metteremo al centro la crescita e la pace fiscale, che ti porta soldi e non li porta via, e ti consente di avviare la flat tax. E poi la riforma delle pensioni per aprire il mercato ai giovani, che va fatta a prescindere dai numeri di Bruxelles. Conto di avere entro la fine di agosto i risultati dei gruppi di lavoro che abbiamo istituito, compreso ovviamente anche il capitolo sul reddito di cittadinanza. Di sicuro la manovra di autunno sarà diversa rispetto a quella degli ultimi anni, e daremo le prime e significative risposte sulla riduzione delle tasse”, ha dichiarato Matteo Salvini al Corriere della Sera.
A cura di Charlotte Matteini
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Tra i primi atti che il governo metterà in campo ci sarà la riforma fiscale. A dichiararlo è il ministro degli Interni e vicepremier Matteo Salvini in un'intervista concessa al Corriere della Sera. "Ci hanno eletto per cambiare, se gli italiani avessero voluto proseguire sulla linea di Monti, Letta, Padoan, Renzi e Gentiloni avrebbero votato in modo diverso. Cercheremo di cambiare anche alcuni numeri scelti a tavolino a Bruxelles, che molti paesi Ue ignorano bellamente", spiega il leader della Lega. "Noi metteremo al centro la crescita e la pace fiscale, che ti porta soldi e non li porta via, e ti consente di avviare la flat tax. E poi la riforma delle pensioni per aprire il mercato ai giovani, che va fatta a prescindere dai numeri di Bruxelles. Conto di avere entro la fine di agosto i risultati dei gruppi di lavoro che abbiamo istituito, compreso ovviamente anche il capitolo sul reddito di cittadinanza. Di sicuro la manovra di autunno sarà diversa rispetto a quella degli ultimi anni, e daremo le prime e significative risposte sulla riduzione delle tasse", sottolinea Salvini.

Parlando di migranti e delle frasi del Papa, il quale pochi giorni fa ha ricordato che occorre umanità per affrontare la questione, il ministro degli Interni ha spiegato di non essersi sentito chiamato in causa del discorso "perché meno partenze significa meno morti: la politica è passione ma anche numeri. Dal 2014 al 2016 sono stati più di 15 mila i morti nel Mediterraneo, mentre quest’anno, ad oggi, sono 1100. Vuol dire che meno persone partono meno persone rischiano di morire, l’appello del Papa lo coniugo con azioni concrete e spendendo soldi veri in Africa: il Trust Fund è poco ed è arrivato in ritardo, ma la via è quella".

Per lei è la prima volta al governo, come ha trovato la macchina dello Stato?
«Al ministero dell’Interno assolutamente efficiente, poi ognuno dà la sua impronta. Abbiamo un comparto della sicurezza di primordine. Ho trovato dossier con decine di milioni di euro per accogliere nuove migrazioni, un bel po’ li abbiamo riconvertiti a sicurezza e rimpatri. Ho chiesto di rivedere tutti i contratti dei centri immigrati e oggi incontro anche Cantone».

Secondo una fetta del suo elettorato la stretta sui contratti a termine è un danno per le imprese.
«È un testo che ha tanti punti sacrosanti e in Parlamento potrà migliorare. Una follia introdotta da Gentiloni che mette a rischio migliaia di posti di lavoro è la tassa sulle sigarette elettroniche, cercheremo di toglierla. Si cambia anche sulla legittima difesa, finalmente il Senato inizia a discuterne».

L’Ilva rischia di chiudere?
«Credo che nessuno possa lo possa pensare realmente, è una potenza industriale. Condivido le parole di Di Maio che ci dovesse essere maggiore attenzione nella gara, ma l’obiettivo è che si continui a produrre».

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