Matteo Salvini: “Giudizio negativo sul fascismo, ma non si possono negare le grandi opere”
Matteo Salvini ha espresso le sue opinioni sul periodo storico del fascismo e sulla figura di Benito Mussolini, in un'intervista nel Corriere della Sera con Lorenzo Cremonesi."Il mio è un giudizio storico decisamente negativo, come riguardo a tutti i regimi che cadono nella violenza, che incarcerano le idee e le persone. Poi, negare le opere, le bonifiche, le grandi stazioni secondo me non ha senso: è negare un fatto storico". Così il vicepresidente del Consiglio ha risposto alla domanda diretta, che gli chiedeva un giudizio sul dittatore fascista.
Parere negativo, che lascia però spazio ad un "ma ha fatto anche cose buone". Il discorso è nato da un riferimento del giornalista alla celebre foto di Salvini con il mitra, pubblicata dal suo social media manager Luca Morisi il giorno di Pasqua, su cui erano piovute critiche e attacchi. Anche l'alleato di governo Luigi Di Maio aveva commentato l'immagine, accusando il leader della Lega di avere tendenze autoritarie. "Quando farò il ministro della Cultura, andrò alle rassegne cinematografiche. Se sono ministro dell’Interno, mi occupo di quello che usano tutti i giorni le forze dell’ordine", ha commentato il ministro dell'Interno.
Antonio Tajani e le polemiche sul fascismo
Appena qualche mese fa, affermazioni di questo tipo sul fascismo avevano scatenato le polemiche su Antonio Tajani. Il presidente del Parlamento europeo, aveva affermato: "Fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero seguendo Hitler, fino a quando non s’è fatto promotore delle leggi razziali, a parte la vicenda drammatica di Matteotti, ha fatto delle cose positive per realizzare infrastrutture nel nostro Paese, poi le bonifiche. Da un punto di vista di fatti concreti realizzati, non si può dire che non abbia realizzato nulla". Tajani aveva subito precisato di non condividere il pensiero politico e di non essere fascista, "però se bisogna essere onesti, ha fatto strade, ponti, edifici, impianti sportivi, ha bonificato tante parti della nostra Italia, l'istituto per la ricostruzione industriale".
Subito la reazione dell'Europarlamento, che aveva duramente condannato le frasi del politico di Forza Italia e ne aveva chiesto le dimissioni dalla presidenza. Tajani era stato costretto a scusarsi: "Da convinto anti-fascista mi scuso con tutti coloro che possano essersi sentiti offesi dalle mie parole, che non intendevano in alcun modo giustificare o banalizzare un regime anti-democratico e totalitario.Ho sempre ribadito che Mussolini e il fascismo sono stati la pagina più buia della storia del secolo passato, senza alcun distinguo. Mi sono sempre battuto contro ogni forma di dittatura o totalitarismo".