Matteo Salvini dopo la sentenza del processo Open Arms: “Assolto per aver fermato l’immigrazione di massa”
"Assolto per aver fermato l’immigrazione di massa e difeso il mio Paese.Vince la Lega, vince il buonsenso, vince l’Italia". È stata questa la prima reazione di Matteo Salvini sui social alla notizia dell'assoluzione al processo Open Arms, in cui era imputato di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio. "È stata un'assoluzione piena, e tra le formule assolutorie è stata scelta quella più piena, c'è la prova piena che non sussiste alcun reato. Non è una sentenza contro i migranti, ma contro chi sfrutta i migranti", ha commentato a caldo l'avvocata del segretario della Lega Giulia Bongiorno.
Si è concluso così il primo grado di un processo iniziato 3 anni fa, per un totale di 25 udienze che hanno visto l'audizione di 46 testimoni. I giudici del Tribunale di Palermo questa sera, nell'aula bunker della Casa Circondariale ‘Pagliarelli', si sono pronunciati nell’udienza conclusiva per il processo a carico del ministro per la vicenda Open Arms, in riferimento ai fatti legati alla missione 65 della Ong, risalenti all'agosto del 2019.
"Chi pensava di usare i migranti per fare politica ha perso e torna in Spagna con le mani in saccoccia", ha detto il vicepremier – per il quale era stata chiesta una condanna a sei anni – parlando pochi minuti dopo il verdetto. "Oggi è una bellissima giornata per l'Italia. Abbiamo rischiato ma chi non lo fa non va da nessuna parte", ha aggiunto.
"La sentenza assolve un'idea di paese, entrare in Italia prevede regole, limiti, controlli e chi usa i migranti per fare battaglia politica ha perso e torna in Spagna con le mani in saccoccia. Il tribunale di Palermo, come quello di Catania, ha detto che abbiamo fatto il nostro dovere", ha sottolineato.
Parlando con i cronisti fuori dall’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, il ministro si è detto "felice, dopo tre anni ha vinto il buonsenso, ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia, ha vinto il concetto che difendere i confini, contrastare scafisti e trafficanti e proteggere i nostri figli non è un reato ma un diritto. Vado avanti ancora più determinato di prima", ha detto ancora.
Intervenuto poi durante ‘Cinque minuti' su Rai1, intervistato da Bruno Vespa, ha raccontato le sue sensazioni in Aula: "Ho scritto a mia figlia, a mio figlio, ai miei genitori e ho pensato ai tantissimi italiani che in questi mesi mi hanno detto ‘non mollare, non mollare, hai fatto solo il tuo dovere'".
"Io onestamente ero tranquillo, anche se quando ci si alza in piedi e il giudice in quei 30 secondi decide se sei una persona perbene o se sei un delinquente… insomma, quei 30 secondi – ha aggiunto il leader della Lega – che la sinistra mi ha regalato votando per il processo in aula, non li augurerei a nessuno".
Il segretario del Carroccio con una nota ha poi ringraziato i suoi legali, Giulia Bongiorno, Luigi Carta, Francesco Colotti, Crescenzo Manna, Lavinia Squicquero, Ludmila Laudonio "per lo straordinario lavoro".
Il commento dell'Ong Open Arms
Poco dopo la sentenza, con la formula ‘il fatto non sussiste', è arrivata la reazione dell'Ong, tramite Oscar Camps, fondatore di Open Arms: "Il dispiacere è soprattutto per le persone, che come abbiamo detto dal primo minuto, sono state private della loro libertà. Aspettiamo le motivazioni dei giudici, per valutare se appellare la sentenza come speriamo anche la Procura della Repubblica".
"Con questo processo, che è unico nella storia italiana e europea, abbiamo voluto restituire dignità alle 147 persone trattenute a bordo e private della loro libertà per 20 giorni; abbiamo richiesto il rispetto del nostro lavoro umanitario, troppo spesso denigrato e accusato di essere colluso con azioni criminali, lavoro che ci è stato impedito di svolgere in quelle settimane, mentre eravamo di fronte alla costa di Lampedusa senza la possibilità di raggiungere un porto sicuro. In questi tre anni di processo abbiamo sempre detto di aver subito un danno legato all’impossibilità di proseguire la nostra missione. Salvare vite è quello che Open Arms fa da 10 anni, lo abbiamo fatto fino a oggi, lo faremo anche domani. Il nostro lavoro non si ferma", ha concluso.