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Matteo Salvini dice che l’omosessualità è un tema superato

Dopo aver difeso il generale Vannacci, Matteo Salvini ha detto che il “dibattito su omosessuali ed eterosessuali” è “assolutamente superato” e che “siamo in un Paese libero”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Per Matteo Salvini si è liberi di amare chiunque, ma anche di leggere dei libri in cui si dice che gli omosessuali non sono normali. Il leader della Lega, dopo aver difeso strenuamente il generale Vannacci, destituito e sotto processo interno dopo la pubblicazione del suo libro dai contenuti più che discutibili, ha aggiustato il tiro schierandosi per l'amore universale. Liberi di amare, liberi di odiare, liberi di insultare, in pratica. "Per quello che riguarda il dibattito su omosessuali o eterosessuali io ritengo che sia assolutamente superato – ha detto Salvini oggi durante un punto stampa a San Marino – Per me ci sono uomini, donne, ragazzi, ragazze. Poi se uno è omosessuale, eterosessuale, bisessuale, pansessuale, transessuale è una scelta sua, siamo in un Paese libero e ognuno vive la sua vita privata, la sua sessualità come vuole".

Fin qui nulla di strano, insomma. Allo stesso tempo però, secondo Salvini, bisogna essere anche liberi di scrivere e leggere ciò che si vuole. Anche se c'è scritto che gli stessi omosessuali, che sono liberi di essere tali, vengono definiti anormali: "Vorrei vivere in un Paese dove ognuno è libero di leggere i libri che ritiene – ha aggiunto Salvini, parlando del generale Vannacci – Quando andavo al liceo leggevo i libri di Ernesto Che Guevara che non era esattamente un educandato. Se uno a 50 anni ha voglia di leggere quello che scrive un generale della Folgore che ha fatto missioni in Iraq, in Somalia, in Afghanistan, salvando vite e rischiando la sua, ritengo di essere libero di leggerlo".

"Poi se ci saranno dei passaggi su cui non sarò d'accordo lo dirò, perché si può essere d'accordo o non d'accordo. Mi rifiuto di vivere in un Paese che mette all'indice Tizio o Caio perché quel libro non s'ha da leggere – ha attaccato poi il leader della Lega – succede nei regimi, magari in Unione Sovietica dove funzionava così o in Corea del Nord dove funziona così. Siamo in un Paese libero, siamo in Europa, siamo nel 2023 se a uno non piace un libro non lo compra, se uno non è d'accordo con una idea la contesta, però il linciaggio, il rogo, lo facevano con la caccia alle streghe qualche secolo fa".

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