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Matteo Salvini dice che è a rischio la democrazia e che vogliono intimidirlo con i processi

Durissimo discorso dell’ex ministro dell’Interno e vicepresidente del consiglio al congresso della Lega che sancisce il cambio dello statuto. Nella sua lettura, il tempo del “governo tasse e manette” sarebbe caratterizzato da un vero e proprio rischio democratico: “Noi della Lega siamo un baluardo di libertà”.
A cura di Redazione
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Come vi stiamo raccontando, il congresso odierno ha sancito la definitiva nascita della dimensione nazionale della Lega, che si dota di un nuovo statuto e manda ufficialmente in soffitta la questione dell'indipendenza della Padania, ragione fondante dell'iniziativa di Umberto Bossi. Nel corso del suo intervento conclusivo, il leader Matteo Salvini si è mostrato entusiasta e ha descritto come inarrestabile il percorso del nuovo soggetto politico, rilanciando la sfida per il governo del Paese.

L'ex vicepresidente del consiglio e ministro dell'Interno, però, si è reso protagonista anche di un passaggio particolarmente controverso, che riguardava la vicenda della nave Gregoretti e l'imminente decisione del Senato sulla possibilità di dare ai giudici del Tribunale dei ministri il via libera per procedere all'incriminazione per sequestro di persona aggravato. Nella lettura di Salvini si tratta di un atto gravissimo, che rappresenta un segnale preoccupante dal punto di vista della tenuta democratica del Paese. I giudici, con il consenso dei partiti della maggioranza, starebbero violando la sovranità del Parlamento e mettendo a rischio i principi democratici e l'equilibrio fra i poteri. Salvini ha rivendicato dal palco gli atti compiuti in qualità di ministro e ha ribadito di considerare quella della Lega come una "missione" per garantire la libertà e le prerogative della politica. "Siamo un baluardo di libertà", ha attaccato il leader leghista, aggiungendo: "Vogliono intimidirmi con la minaccia di un processo, ma io non mi fermo e andrò avanti".

Considerazioni che Salvini lega alla valutazione del governo Conte come quello "delle tasse e delle manette", questione che rende ancora più necessaria la svolta ideologica e politica della Lega: "Dobbiamo guardare al futuro, non rimanere ancorati a visioni nostalgiche delle quali dobbiamo essere orgogliosi. Ora siamo il primo partito e dobbiamo dare risposte a tutti i cittadini, che ci chiedono di guidare il Paese".

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