Il viaggio di Matteo Renzi in Bahrein per il Gran Premio di Formula 1
Ancora polemiche su Matteo Renzi e i suoi viaggi in Medio Oriente. Il leader di Italia Viva, infatti, dopo aver annunciato nei giorni scorsi alcuni viaggi all'estero, è stato intravisto ieri nelle inquadrature delle diretta del Gran Premio di Formula 1 in Bahrein. Dopo le controversie che hanno lo hanno interessato per le sue presenze in Arabia Saudita e a Dubai, sui social c'è chi punta il dito contro l'ex presidente del Consiglio, tra chi lo accusa di andare a divertirsi mentre l'Italia è in lockdown e chi lo attacca per visitare spesso Paesi dove il rispetto dei diritti umani è quantomeno discutibile.
Oltre ad essere inquadrato in diretta televisiva nel paddock, Renzi appare anche in una fotografia pubblicata da Jean Todt, ex amministratore delegato della Ferrari e presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA). "Con sua Altezza Reale il Principe Salman ben Hamad Al Khalifa, principe ereditario e primo ministro del Bahrain e Matteo Renzi", scrive Todt su Twitter, pubblicando una foto che ritrae i tre a discutere.
E in un'altra ancora: "Con Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio italiano e senatore di Firenze al circuito internazionale in Bahrein". Fotografie sotto alle quali si sono scatenati i commenti: c'è chi si chiede come abbia fatto Renzi a volare nel Paese, viste le restrizioni in vigore a causa del coronavirus, se sia stato invitato alla gara e che tipo di interessi abbia nel Paese. Il leader di Italia Viva, da parte sua, attraverso una nota emessa dall'ufficio stampa, sottolinea di aver rispettato tutte le regole e che "i viaggi di Renzi riguardano Renzi e non costano un centesimo al contribuente". Non solo: "Matteo Renzi fa sapere che è abituato alle polemiche", si legge.
Le polemiche sul nuovo viaggio di Renzi nel mondo arabo arrivano qualche giorno dopo che, parlando con i giornalisti, Renzi non aveva condannato il principe ereditario saudita, Mohammad bin Salman, accusato dagli 007 statunitensi di essere il mandante dell'omicidio di Jamal Khashoggi. "Se mi chiedete se è giusto condannare l'omicidio rispondo che condannare l'omicidio è il minimo, poi gli esecutori, i responsabili, i mandanti saranno scelti dalle autorità", aveva detto il leader di Italia Viva, sottolineando che in realtà nemmeno Washington avesse delle prove sul coinvolgimento del principe di Riyad.