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@matteorenzi: Resto nel PD, non sono Scilipoti

La nostra intervista a Matteo Renzi su primarie, “giovani vecchi” e sul senso del suo ultimo lavoro letterario.
A cura di Redazione
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Il sindaco di Firenze affida ai social network la sua replica alle ultime confessioni di Lusi, il tesoriere della Margherita che parla di un finanziamento da 70mila euro. Renzi nega, chiede le fatture e dice: “Il posto dei ladri non dovrebbe essere il Parlamento”.

“Stil Novo. La rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter”, come ormai ben saprete è questo il titolo del lavoro "letterario" di Matteo Renzi, il trentasettenne Sindaco di Firenze, nonché esponente di primo piano del Partito Democratico. Un libro che Renzi sta presentando in questi giorni nelle principali città italiane, in incontri che si stanno trasformando in opportunità di discussione sulle "novità" o presunte tali della scena politica italiana. Lo abbiamo raggiunto in uno di questi confronti, a Napoli, per una breve chiacchierata durante la quale il Sindaco di Firenze ha fatto il punto su alcune questioni all'ordine del giorno. Stuzzicato dalla nostra Anna Trieste, Renzi ha spiegato cosa intende per "coraggio nell'utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione", magari anche trovando il modo di fondere passato e presente. Poi un passaggio sui "giovani – vecchi", titolo che spetta a Stefano Fassina e sui vecchi – giovani "come Napolitano" e qualche proposta concreta per ridare speranza al Paese. Infine una doverosa precisazione: "Se resto nel PD? Certo, non sono mica Scilipoti".

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