Matteo Renzi racconta di aver ricevuto minacce di morte per gli attacchi al Reddito di cittadinanza
Matteo Renzi racconta di aver ricevuto minacce di morte da quando ha ricominciato a parlare di Reddito di cittadinanza. Una misura, targata Movimento Cinque Stelle, che il leader di Italia Viva ha sempre criticato tanto da lanciare la raccolta firme per chiederne l'abolizione. Del resto, con la fine della legislatura che si avvicina tutte le parti politiche sono tornate a spingere per le proprie posizioni e anche l'ex presidente del Consiglio è tornato ad alzare i toni contro i pentastellati. E allora sono iniziate ad arrivare le frasi intimidatorie: "Da quanto ho parlato di reddito di cittadinanza hanno ricominciato con auguri e minacce di morte. Però, che diamine: il congiuntivo! Altrimenti si capisce subito di che partito siete! Si dice: spero che tu muoia. Anzi, sarebbe meglio non dirlo. Ma alla civiltà non siete abituati", ha scritto su Twitter pubblicando la minaccia ricevuta in un italiano un po' sgrammaticato.
Solo qualche giorno fa il senatore fiorentino era tornato all'attacco sulla misura, affermando che "per difendere i poveri ci vuole il lavoro, non un sussidio". E ancora: "Il reddito di cittadinanza è un incredibile abuso, un favore alla criminalità in tante parti del sud. Per abolire la povertà non serve un sussidio perché se dai 500 euro a testa a chi sta sul divano stai tradendo la Costituzione e la Repubblica democratica fondata sul lavoro. Non hanno abolito la povertà, hanno abolito la dignità di andare a cercare un lavoro".
Nelle scorse settimane a difendere il reddito di cittadinanza ci aveva pensato il presidente Cinque Stelle, Giuseppe Conte: "Nella guerra agli ultimi, spicca anche il redivivo Renzi, che non accetta mai di farsi superare, soprattutto negli errori e ha appena annunciato di voler raccogliere le firme per togliere a centinaia di migliaia di famiglie, di giovani precari, anziani", aveva affermato accusando il leader di Italia Viva e quella di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, anche lei molto critica contro la misura, di essere dei "Robin Hood al contrario".