Matteo Renzi firma il referendum sulla Giustizia: “Penso a Enzo Tortora, non a Salvini”
Matteo Renzi firmerà per il referendum sulla Giustizia promosso dalla Lega e dai Radicali. Lo ha annunciato lui stesso ieri sera, dopo giorni in cui affermava di essere indeciso sulla questione. Alla presentazione del suo ultimo libro tenutasi a Castenedolo in provincia di Brescia, il leader di Italia Viva ha comunicato: "Andrò alla sede dei Radicali a Milano e firmerò i referendum sulla Giustizia". Precisando: "Quando firmo i referendum sulla Giustizia non penso a Salvini, ma ad Enzo Tortora".
E ancora: "È una guerra che dura da 30 anni, quella tra magistratura e politica, da Tangentopoli ad oggi. C'è una contrapposizione che arriva all'estremo con Bonafede, un dj più che un ministro". Renzi ha continuato affermando che tra le diverse vicende giudiziarie che in un modo o nell'altro l'hanno riguardato "quella che mi fa più arrabbiare è quella di Open" perché "è lo stesso procuratore che ha arrestato i miei genitori, portato a processo mio cognato, indagato me, manca mia nonna che ha 101 anni". Per poi ribadire: "Di fronte a questo andazzo della Giustizia, domattina vado a firmare i referendum".
A inizio giugno il Partito Radicale e la Lega di Matteo Salvini avevano depositato in Corte di Cassazione sei quesiti sulla Giustizia per poi dare il via alla raccolta firme. Nel frattempo anche il Parlamento è impegnato nel riformare la Giustizia, una delle priorità richieste al nostro Paese dall'Unione europea su cui investire i fondi del Recovery: la ministra Marta Cartabia ha presentato una proposta su cui ci sarebbe l'accordo tra tutte le forze politiche di governo.
Nei giorni scorsi il leader di Italia Viva non si era espresso sul tema, spiegando di non aver ancora deciso quale fosse la sua posizione rispetto alla riforma promossa da Lega e Radicali. Ieri, prima di annunciare la sua adesione, intervenendo alla trasmissione Quarta Repubblica su Rete 4, aveva commentato: "Potrei dire che posso far vedere la mia collezione di avvisi di garanzia. Lo dico scherzando, ma è incredibile: queste cose non stanno né in cielo né in terra".