Matteo Renzi dice di aver bisogno di una “sosta ai box”: “Non può che farmi bene”
Matteo Renzi si prende una pausa, ma non si tratta di una vacanza. L'ex premier e leader di Italia viva assicura di voler portare avanti i suoi impegni parlamentari. "Sono molto più prudente nella comunicazione perché la maggioranza di centrodestra è molto solida. Questi il potete non lo mollano. Penso sia una legislatura su cui lavorare in tempi lunghi: non sui 100 metri ma come in una maratona. Ho bisogno di ritrovare una nuova narrazione: una sosta ai box non può che farmi bene". Lo ha affermato il senatore nel corso della Spring School ‘Generazione Zoomers', promossa dal senatore Antonio De Poli a Gallio (Vicenza).
L'intento dell'ex inquilino di Palazzo Chigi non è però quello di allontanarsi dalla politica. Quello a cui pensa strategicamente Renzi è infatti una pausa di riflessione comunicativa, per riprendere fiato e organizzare in modo più vigoroso la sua opposizione al governo Meloni. Ad allontanare ogni equivoco ci ha pensato l'ufficio stampa di Italia viva, che in serata ha diffuso una nota: "Nell'incontro di formazione politica di oggi Renzi ha spiegato di aver fatto una sosta ai box in termini di comunicazione televisiva, non di impegno politico. Il suo impegno politico continua come testimoniano i numerosi impegni e interventi parlamentari".
Anche perché i loro progetti Carlo Calenda e Matteo Renzi li hanno già esplicitati in modo chiaro: il partito unico tra Azione e Italia viva si farà entro il prossimo autunno, soprattutto per colmare quel vuoto che secondo i due leader si è creato al centro, una volta che il Pd con la neo segretaria Elly Schlein si è spostato più a sinistra. Come ha spiegato il frontman del Terzo Polo, Carlo Calenda, l'idea è quello di inaugurare il partito unico dei liberali e riformisti tra settembre e ottobre, in tempo per offrire una proposta credibile entro le elezioni europee della primavera 2024. I prossimi step saranno quindi l'approvazione di un nuovo manifesto politico, che vada oltre Azione e Italia Viva, e poi la scelta di un nuovo nome, che abbia più appeal di ‘Terzo Polo'.