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Matteo Renzi dice che il Terzo Polo è finito ed è il momento di allearsi con Schlein e Conte

Matteo Renzi ha preso una posizione netta sul futuro del suo partito, Italia viva: “L’unica possibilità” per sconfiggere la destra di Meloni è una coalizione di centrosinistra che unisca i centristi, il Pd, il Movimento 5 stelle e anche Alleanza Verdi-Sinistra. Immediate le contestazioni dall’interno del suo partito e anche da Carlo Calenda e Giuseppe Conte.
A cura di Luca Pons
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Da Matteo Renzi, fondatore e leader di Italia viva, arriva un passo avanti verso il cosiddetto campo largo, cioè l'alleanza di tutte le forze di opposizione – dai centristi di Iv e Azione fino al Movimento 5 stelle e Verdi-Sinistra, passando per il Pd – contro la destra al governo. Nella sua newsletter periodica, l'ex presidente del Consiglio ha scritto che "alle prossime politiche l’unica possibilità per cambiare rispetto al governo Meloni e Salvini è costruire un centrosinistra che costruisca un patto di governo puntuale, sui temi programmatici".

La presa di posizione di Renzi: sì al centrosinistra unico con Pd, M5s e Avs

Una dichiarazione netta, decisamente diversa da quella di alcune settimane fa, ma che era stata anticipata negli scorsi giorni da apprezzamenti per la nuova linea di Elly Schlein. La segretaria del Pd, dopo il risultato delle elezioni europee (che ha confermato i dem come la prima forza di opposizione) aveva rilanciato la richiesta di costruire un'opposizione unita e "senza veti". Un'apertura anche a Italia viva. Apertura ricambiata, evidentemente, dallo stesso Renzi.

"Il Paese è molto più affezionato al bipolarismo di quanto lo siamo stati noi", ha spiegato il leader di Iv parlando proprio dei risultati delle europee, dove la lista di centro Stati Uniti d'Europa (senza Azione) non ha raggiunto il quorum del 4%. Renzi ha quindi messo da parte l'ipotesi di una forza unitaria di centro, il cosiddetto Terzo polo, che era sembrato a un passo dalla nascita dopo le elezioni del 2022, per poi crollare anche a causa dei litigi tra Carlo Calenda e lo stesso Renzi: "Non vedo spazi per un terzo polo, anche alla luce delle inspiegabili divisioni, figlie di risentimenti e prive di elementi politici. Divisioni che noi con generosità abbiamo cercato di ricucire, anche accettando l’appello di Emma Bonino [sulla lista unica alle europee, ndr], a differenza di altri".

Ora, ha continuato Renzi, per Italia viva "si chiude un ciclo e si apre una storia nuova". La prospettiva deve essere quella di "un centro che guarda a sinistra", ha scritto citando l'ex presidente del Consiglio e leader della Dc Alcide De Gasperi. "Questa sarà la proposta che porterò nelle sedi formali del nostro partito. L’Assemblea Nazionale è già convocata per la fine di settembre". Renzi ha ribadito il concetto anche in un'intervista al Corriere della Sera, in cui ha detto esplicitamente: "Non possiamo mettere veti sugli altri, a cominciare dai Cinque Stelle. Il no ai veti non può che essere reciproco". E ancora: "Accettare la nuova sfida significa costruire una coalizione organica dove noi proviamo a occupare il campo riformista almeno come altri provano a occupare lo spazio più a sinistra"

La reazione interna in IV e le critiche di Calenda e Conte

Giuseppe Conte ha subito fatto capire che appianare i rapporti non sarà semplice: "Renzi prima mi attaccava sulla gestione della pandemia e ora dice che sono un interlocutore privilegiato. La politica per noi è una cosa seria", ha affermato il presidente del M5s. Anche Carlo Calenda, leader di Azione, ha fatto capire di non essere d'accordo con la linea renziana parlando a Rtl 102.5: "È una persona intelligente e abile, ma se deve allearsi con i nazisti dell'Illinois o con i marxisti-leninisti, lo fa. Non è il nostro percorso", ha insistito, dicendo che l'Italia "è prigioniera di uno scontro fra destra e sinistra" e che l'intento di Azione è "cercare di cambiare questa situazione".

Le parole di Renzi hanno scatenato una reazione anche all'interno del partito. Luigi Marattin, che ha già dichiarato di volersi candidare per guidare Italia viva e di voler lavorare a un nuovo Terzo polo, è intervenuto sui social: "Matteo Renzi aveva annunciato un Congresso di Italia Viva per fare due cose: scegliere la linea politica e, cosa molto meno importante, per scegliere il nuovo presidente nazionale. Poco più di un mese dopo, la prospettiva pare essere cambiata: a compiere la scelta più importante dalla nascita di IV (cioè quale collocazione politica avere) non saranno gli iscritti ma l’Assemblea Nazionale, i cui membri sono tutti nominati da Matteo". Marattin ha quindi chiesto a Renzi di "chiarire fin da subito che proporrà all’Assemblea di far compiere questa decisiva scelta a tutta la comunità di Italia Viva, tramite un congresso sereno, trasparente e leale".

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