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Matteo Renzi attacca la Lega sul Green Pass: “È tutta una manfrina, non usciranno dal governo”

“Essere contro il Green Pass è una scelta assurda”. Il senatore di Italia viva Matteo Renzi lo dichiara a Radio24 commentando la posizione assunta negli ultimi giorni dalla Lega sul decreto che introduce il certificato verde. “È tutta fuffa – ha aggiunto – La Lega ha delle dinamiche interne che non capisco”.
A cura di Giuseppe Pastore
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Il leader di Italia viva, Matteo Renzi condanna la posizione della Lega sul Green Pass, nella versione del decreto che è stato approvato ieri dall'aula della Camera e che adesso dovrà passare al Senato. L'ex presidente del Consiglio usa parole forti durante l'intervista rilasciata a Radio 24: "Essere contro il Green Pass è una scelta assurda", dice Renzi riferendosi al fatto che la Lega ha votato alcuni emendamenti al decreto con l'opposizione di Fratelli d'Italia come quello contro l'uso del passaporto vaccinale nei ristoranti. "Il Green Pass ci restituisce la libertà – ha aggiunto Renzi – È inutile dire che il Green Pass è contro la libertà, contro la libertà è il Covid e per uscirne ci sono tre modi: i vaccini, i farmaci antivirali che stanno arrivando e un meccanismo che permetta di non tornare indietro. L'unico strumento che da vaccinato mi permette di avere più diritti di chi sceglie di non vaccinarsi è il Green Pass".

Renzi: "Lega non esce dal governo neanche con le bombe a mano"

Il segretario di Italia viva esclude poi che l'atteggiamento della Lega possa avere ripercussioni sulla maggioranza di governo: "È tutta una manfrina, quelli neanche con le bombe a mano escono dal governo". E aggiunge che il governo Draghi andrà avanti, mentre "la Lega ha delle dinamiche interne che non capisco, che non mi aspettavo e di cui non mi interessa un fico secco. Facciano quello che credono". Per Matteo Renzi "è tutta fuffa" e dietro la posizione assunta negli ultimi giorni dalla Lega sul decreto Green Pass non crede ci sia un disegno legato ai prossimi appuntamenti politici. Nè a quello delle amministrative di ottobre perché "sulle amministrative non fa la differenza il Green Pass" e neanche alla corsa al Quirinale in vista della fine del mandato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Quella del Quirinale – dice Renzi – è una partita complicata. Ormai in politica un mese corrisponde a un'era geologica e per il Quirinale ne mancano cinque". Secondo il senatore di Italia viva "da quando c' Draghi c'è molta più serietà nella politica istituzionale del nostro paese rispetto ai tempi di Conte e Casalino ed essendoci molta più serietà, alcuni partiti affamati di visibilità hanno bisogno di fare certe battaglie".

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