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Ddl Zan, ultime notizie sul disegno di legge

Matteo Renzi a Fanpage.it: “Ddl Zan, voglio portare a casa risultato: via identità di genere e scuole”

In un’intervista a Fanpage.it Matteo Renzi spiega al direttore Francesco Cancellato perché è importante per Italia viva modificare il ddl Zan: “Per i numeri che ci sono al Senato, la legge passa se si toglie quel riferimento all’identità di genere e alla scuola. Io tra portare a casa un uovo oggi e una gallina mai scelgo di portare a casa un uovo oggi”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Chiara Ferragni dice che i politici fanno schifo perché non approvano la legge sull'omotransfobia, e mette il mio faccione. Le ho detto ‘io non sono contro di te, ma ti dico che su questa cosa non sai di che cosa parli."
. Il leader di Italia viva Matteo Renzi è stato intervistato dal direttore di Fanpage,it Francesco Cancellato sul ddl Zan, che ieri è approdato in Senato, sul reddito di cittadinanza, misura voluta dal M5s nel governo Conte, e che ora Italia viva vuole cancellare con un referendum abrogativo e sulla nascita del governo Draghi.

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Il leader di Italia viva ha appena pubblicato il suo ultimo libro, "Controcorrente": "Questo libro nasce dal racconto della crisi, contro l'opinione pubblica più forte, il mainstream. Sembravamo pazzi a voler aprire la crisi di governo in piena pandemia. Oggi siamo abituati per i social a mettere like, a seguire l'onda. Essere ‘controcorrente' significa fare cose che in un primo momento sembrava impossibile, come mettere Draghi al posto di Conte. Ora dopo sei mesi ci danno ragione, dopo 5 anni Di Maio scopre all'improvviso che sbagliava a essere giustizialista, tra cinque anni ci daranno ragione anche su Arcuri e Figliuolo", spiega Renzi.

Renzi ha proposto un referendum per abrogare il Rdc

"Proporre di eliminare il reddito di cittadinanza in una fase molto complicata qualcuno è sembrata una cosa controtempo", fa notare il direttore Cancellato. "Parlare contro il reddito di cittadinanza particolarmente a Napoli e in Campania può sembrare una scelta un po' provocatoria. A tutti quelli che mi dicono che non ci preoccupiamo dei poveri vorrei ricordare che quando sono arrivato a Palazzo Chigi nel 2014, nel bilancio dello Stato c'era destinati alla povertà 20 milioni di euro. Con la legge di bilancio del 2017, quando ho lasciato Palazzo Chigi dopo il referendum, sono stati destinati alla povertà 2.7 miliardi di euro".

"Il Reddito di cittadinanza è una grande battaglia del M5s, ci hanno vinto le elezioni, Di Maio ha annunciato di aver abolito la povertà, dal balconcino. È arrivato questo scienziato dal Mississippi, Parisi, per fortuna glielo abbiamo restituito con un volo di solo andata, perché è stato totalmente incapace di gestire questa struttura, Anpal. Il Reddito di cittadinanza, così come è stato pensato, è servito al M5s per vincere le elezioni, ma non è stato buono per governare. Perciò io dico: "Cambiamolo". Invece di dare i soldi ai navigator e agli amici di Mimmo Parisi, diamoli a chi ne ha bisogno davvero, o attraverso la possibilità di abbassare il costo del lavoro o abbassando le tasse".

Renzi: "Ddl Zan? Io vorrei approvare la legge"

Sul ddl Zan c'è stato la scorsa settimana uno scontro tra Renzi e i Ferragnez. "Io non faccio polemica con Chiara Ferragni o con Fedez, il messaggio di Chiara Ferragni arriva a 100 persone il mio a una persona. Dice che i politici fanno schifo perché non approvano la legge sull'omotransfobia, e mette il mio faccione. Ma questo atteggiamento è qualunquista. Le ho detto ‘io non sono contro di te, ma ti dico che su questa cosa non sai di che cosa parli'. E lo ha dimostrato Fedez con la sua diretta. Non aiutano i cittadini a essere fino in fondo cittadini, fanno un pessimo servizio al Paese".

"La legge contro l'omostransfobia già nel 2013 il Parlamento ha provato a farla, con un testo a firma di Ivan Scalfarotto, è stata approvata in prima lettura, e poi si è bloccata al Senato, perché non c'erano i numeri. Oggi siamo nel 2021, sono passati 8 anni. Quanti ragazzi omosessuali, quanti trans, hanno dovuto subire violenza, senza avere quella protezione in più che questa legge potrebbe dare? Ecco perché io vorrei approvarla. Alla Camera c'erano le condizioni per approvarla con un determinato testo. Poi in Italia purtroppo abbiamo perso un referendum per abolire il bicameralismo paritario, ci ho perso la poltrona per questo. In questo passaggio al Senato ci sono secondo me dei punti in cui l'Aula voterà a scrutinio segreto contro: la teoria gender, e la presenza di alcuni dibattiti su questi temi nelle scuole. Ora siamo a un bivio: vogliamo portare a casa il risultato, dando protezione a questi ragazzi, a cui abbiamo aggiunto anche i disabili, grazie a un lavoro di Lisa Noja? Se sì, per i numeri che ci sono al Senato, la legge passa se si toglie quel riferimento alla teoria del gender e alla scuola. Io tra portare a casa un uovo oggi e una gallina mai scelgo di portare a casa un uovo oggi".

"La legge sulle unioni civili, su cui ho messo la fiducia, da cattolico, è stata un compromesso, e meno male che c'erano Alfano e Verdini, se no non passava. C'è chi vuole seguire gli influencer, mettere bandierine, far le battaglie di principio, io preferisco portare a casa un risultato. In Parlamento non ci vanno gli influencer, ci vanno i parlamentari".

"Gli influencer di oggi sono i rottamatori della politica attuale?", chiede il direttore Cancellato. "No i rottamatori facevano un altro lavoro, si riunivano alla Leopolda, portavano delle idee. Oggi gli influencer fanno una cosa diversa, dicono quello che vuol sentirsi dire la gente". 

Casalino ha detto che Renzi andrà "all'inferno", insieme a Salvini, per la sua posizione sul ddl Zan. "Casalino e il suo partito non hanno votato a favore delle unioni civili, salvo dire oggi che devo andare all'inferno. Mi sfugge il momento esatto in cui Casalino ha preso una laurea in teologia. Essere andato controcorrente, aver mandato Casalino a casa, è una delle cose di cui vado più fiero". 

Renzi sul M5s: "Sono morti e non lo sanno"

"C'è questo innamoramento per Conte da parte delle persone di sinistra", dice ancora Renzi parlando dell'accordo tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte sul nuovo statuto, "Io lo rispetto perché c'è un che di affascinante in questa passione per Conte, è quello che va alle Nazioni Unite, al Palazzo di Vetro, e spiega che lui è sovranista, perché allora andava di moda Trump, Salvini, i sovranisti europei. È l'uomo che poi cambia idea e diventa europeista. È l'uomo che va alla scuola di formazione politica della Lega, da Armando Siri, e fa venir giù la platea dicendo ‘io sono populista'. Io me la ricordo una persona che assomigliava molto a Giuseppe Conte stare accanto a Salvini, dopo aver firmato il decreto per la chiusura dei porti, o meglio dopo aver votato in Consiglio dei ministri il decreto Salvini. Io lezioni di sinistra da questi non ne prendo. Io fatto la riforma del Terzo settore, le unioni civili, il caporalato, il ‘Dopo di noi', la legge sull'autismo, la legge sullo spreco alimentare. Secondo lei uno che ha questa storia si fa dire da Giuseppe Conte che cosa è destra e cosa è sinistra?".

"Sul futuro penso che i Cinque Stelle siano sostanzialmente morti e non lo sappiano. Sono un partito che aveva proposto di cambiare tutto. Di Battista aveva detto che avrebbero bloccato la Tap in 15 giorni, invece l'hanno inaugurata in 15 giorni. Ho visto che usano i voli di Stato e le auto blu come le usavamo noi. Hanno preso in giro gli italiani raccontando di essere il nuovo, e poi si è scoperto, lo scrivo nel mio libro, come la grande frase di Leo Longanesi: ‘In Italia tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola'. E a tavolo i grillini ci stanno così bene che hanno cambiato tre maggioranze nel giro di tre anni. Prima era ‘uno vale uno', oggi è ‘uno vale l'altro'".

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