Matteo Lepore a Fanpage.it dopo la vittoria a Bologna: “Il centrodestra è arrivato impreparato”
Si definisce "stanco, ma felice" Matteo Lepore, dopo la giornata che lo ha visto vincere le comunali di Bologna con quasi il 62% di voti. Lo dice intervenendo alla diretta di Fanpage.it all'indomani della chiusura delle urne che hanno premiato l'ampia coalizione di centrosinistra che è riuscita a tenere insieme Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. "Abbiamo lavorato insieme per un anno mezzo – dice Lepore ai nostri microfoni – Abbiamo costruito la coalizione più larga di Italia unendo davvero molte realtà che ci hanno permesso di sognare il progetto più progressista d'Italia".
Ed è su questa strada che dovrebbe proseguire il centrosinistra per non farsi trovare impreparato alla sfida delle prossime elezioni politiche: "Quello che posso consigliare – ha detto Matteo Lepore – è di lavorare raccogliendo le energie che ci sono sui propri territori". E questo perché, ha aggiunto il neo sindaco bolognese: "Se i sindaci saranno protagonisti della sfida delle politiche 2023, io credo che il capo progressista democratico ne sarà rafforzato". Lepore commenta anche la considerazione di Matteo Renzi, secondo cui il M5S non arriverà alle elezioni politiche del 2023: "Il Movimento 5 Stelle sta rivedendo la propria missione, Conte ha questo compito e gli faccio un grande in bocca al lupo. Spero che i 5 stelle scelgano di restare nel campo progressista".
Matteo Lepore: Il centrodestra è arrivato al voto impreparato
È stata una vittoria annunciata quella di Matteo Lepore contro lo sfidante Fabio Battistini, il candidato di estrazione civica sostenuto dalla coalizione di centrodestra. A sorprendere, non è stato solo il 62% ottenuto dal nuovo sindaco, ma anche la bassa affluenza alle urne. Un dato sul quale, secondo Matteo Lepore, avrebbe inciso lo slittamento del voto in autunno che ha concentrato la campagna elettorale al solo mese di settembre. Nonostante questo, secondo Lepore "il centrosinistra ha preso 10mila voti in più di 5 anni fa, mentre sono mancati i voti della destra che ha scelto i suoi candidati in estate". Un ritardo per cui "il centrodestra è arrivato impreparato", dice Lepore che aggiunge: "Il centrodestra deve decidere se essere carne o pesce e oggi non è nessuna delle due cose. È un centrodestra che si allea a geometrie variabili, ma non sa assumersi responsabilità di governo".
Il riferimento è a Fratelli d'Italia: "La Meloni è fuori dal governo Draghi – ricorda Lepore – Oggi come ci si può presentare ai cittadini dicendo: ‘Non ci assumiamo la responsabilità di uscire dal Covid, di usare i vaccini e di investire in maniera adeguata i fondi europei'? Di fatto, il centrodestra andando dietro la Meloni dice questo e Salvini ha difficoltà ad andare dietro i suoi". Insomma, quello che emerge dalla descrizione di Lepore è un centrodestra che insegue inclinazioni e orientamenti variabili: "Anche la vostra inchiesta (Lobby Nera n.d.r) dimostra che il centrodestra è all'inseguimento di voti più estremisti e radicali, ma fare politica sulla pancia dei cittadini non paga più".
Lo dimostrerebbero proprio gli esiti delle elezioni comunali: "Vincono i sindaci uscenti e i sindaci progressisti – dice Lepore – Le persone, all'uscita dalla pandemia, vogliono certezze e punti di riferimento. I cittadini escono da questa pandemia con un forte senso di comunità. Si è aperto un varco di solidarietà e prima che si chiuda è importante capitalizzare il messaggio politico e costruire. Se invece aspettiamo che torni l'individualismo, saremo perduti. Abbiamo vinto le amministrative, ma per vincere le politiche non bisogna andare avanti per inerzia".
Il programma di Lepore per Bologna: lavoro, salute e ambiente
Matteo Lepore aspetta la nomina ufficiale prima di indicare la sua giunta. "Farò una visita in un luogo molto importane di Bologna, nella casa Don Orione in cui vengono accolte le persone più fragili e farò la mia giunta che per metà sarà fatta da uomini e per metà da donne". Sarà una giunta metropolitana, anticipa Lepore "perché unirò la giunta del comune con quella dell'area metropolitana". Dopodiché la priorità del nuovo esecutivo cittadino sarà il bilancio in cui dare spazio a lavoro e salute: "Abbiamo bisogno di un bilancio che venga approvato subito, perché dobbiamo difendere il lavoro e riorganizzare nei primi 100 giorni il sistema socio-sanitario dopo il Covid". Nel programma per la Bologna progressista che Lepore immagina, c'è anche il tema ambientale e quello della sostenibilità. "Vogliamo fare di Bologna una delle prime città europee a impatto zero entro il 2030", è l'ambizione del nuovo sindaco della città: "Dobbiamo fare una svolta radicale dal punto di vista ambientale – ha aggiunto – che tenga presente la giustizia sociale: non vogliamo lasciare indietro nessuno. La svolta ecologica è decisiva per salvare il pianeta, ma sappiamo che questo ha un impatto sulla comunità. Per questo i sindaci devono essere in prima fila". E le battaglie da portare avanti su questo fronte sono già pronte: "Dobbiamo convincere quel 16% di bolognesi dell'area metropolitana che usa l'auto per fare meno di 1 Km e quel 33% che la usa per farne meno di 5 ad usare il treno, l'autobus ecologico, il tram, la bicicletta o ad andare a piedi". L'amministrazione uscente, di cui Lepore è stato assessore alla Cultura è già riuscita "ad incentivare l'uso della bicicletta o dei mezzi elettrici. Questo vuol dire che i bolognesi rispondono". E riportando la mente agli inizi della sua avventura politica, non manca un messaggio ai giovani: "Impegnatevi, dedicatevi alle vostre idee e alle vostre passioni perché l'Italia può cambiare e lo sta già facendo", dice Lepore.