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Guerra in Ucraina

Mattarella scrive a Papa Francesco: “In Ucraina diritti umani calpestati, ma non muoia la speranza”

“In questo tempo di profonda inquietudine i più fondamentali diritti umani vengono tragicamente calpestati in Ucraina”: lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Papa Francesco nel suo messaggio per Pasqua, ringraziandolo per l’impegno verso la pace.
A cura di Annalisa Girardi
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Papa Francesco un messaggio per Pasqua, parlando della terribile guerra che sta attraversando l'Ucraina e delle speranze di pace. "In questo tempo di profonda inquietudine i più fondamentali diritti umani vengono tragicamente calpestati, in Ucraina così come in molte altre regioni del mondo", ha scritto. E ancora: "La guerra di aggressione, somma negazione di quegli imprescindibili vincoli di fratellanza sui quali si fonda l'umana convivenza, continua in queste settimane a seminare lutti indicibili, a separare famiglie, a violare l'innocenza dei più piccoli e fragili".

Mattarella ha poi scritto che, soprattutto in una giornata come quella di oggi, è importante "mantenere viva la speranza" insieme al "saldo impegno per una pace fondata sula giustizia". Quindi ha definito le parole del papa sulla difesa della dignità umana "una feconda fonte di ispirazione" sia per i credenti che per gli atei. Il capo dello Stato ha quindi concluso così il suo messaggio per il Pontefice: "Con il vivo auspicio che l'appello a rifuggire dalla violenza possa essere accolto dall'intera famiglia umana – e nello spirito di profonda amicizia che unisce l'Italia alla Sede Apostolica – Le rinnovo le espressioni della massima considerazione per il Suo alto Ministero, pregandoLa di accogliere gli auguri di tutti gli italiani e miei personali per la Santa Pasqua e per l'ormai prossima ricorrenza del Suo onomastico".

Il Papa nei giorni scorsi aveva lanciato un appello ai leader mondiali perché si lavorasse per una tregua in Ucraina nei giorni di Pasqua. "Chi governa assicuri una pace duratura. Dio allontani l'uomo dagli orrori della guerra", aveva poi ripetuto durante la preghiera del Venerdì Santo. Anche durante la via Crucis non è mancato il pensiero al conflitto: il Papa ha infatti voluto che a portare la croce all'altezza della tredicesima stazione fossero due donne, una russa e una ucraina. "Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare", hanno pregato insieme.

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