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Mattarella: “L’Ue è imprescindibile per il futuro dell’Italia, è iniziato un nuovo corso in Europa”

Il Presidente della Repubblica ha ricordato l’importanza dell’Unione europea e del nuovo corso che si è aperto: “Si proceda su questa strada, a partire dalla Conferenza sul futuro dell’Europa”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"L'Europa resta una realtà imprescindibile per l'Italia", ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo discorso alla cerimonia dello scambio di auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni. Il rapporto con l'Unione europea e in generale il ruolo dell'Italia all'interno del contesto comunitario sono fattori fondamentali per il futuro del Paese, secondo il capo dello Stato, che ha spiegato: "L'Unione europea è il nostro primo ambito d'azione, e per questo siamo impegnati a potenziarne le istituzioni e le politiche a favore delle imprese, delle società, dei cittadini. Abbiamo contribuito a un nuovo corso dell'Europa, ora vogliamo che non si torni indietro e che si proceda su questa strada, a partire dalla Conferenza sul futuro dell'Unione", l'iniziativa europea di cui recentemente ha parlato anche il presidente Draghi in Aula.

Il capo dello Stato ha ricordato "l'apertura di un ciclo di politiche espansive", che "si è resa possibile grazie a una coraggiosa e opportuna svolta, di cui l'Unione europea si è fatta protagonista". In questo modo "non si sono ripetuti gli errori compiuti nelle precedenti crisi globali – ha sottolineato Mattarella – l'Europa ha messo in campo risorse finanziarie ingenti e ha sospeso quei vincoli che avrebbero avuto pesanti effetti regressivi".

Mattarella ci ha tenuto a sottolineare che "i governi della Repubblica che si sono trovati a fronteggiare la pandemia hanno fornito un importante contributo a questa svolta europea", quello guidato da Giuseppe Conte prima e ora l'esecutivo Draghi. "Ora abbiamo il compito di dare attuazione, nei tempi previsti, al Piano nazionale di ripresa e resilienza in modo da cogliere queste opportunità storiche di innovazione e crescita – ha ricordato il Presidente della Repubblica – Il successo dell'Italia, per la quantità e la qualità dei nostri progetti, sarà condizione di successo per l'intera Europa".

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