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Decreto sicurezza

Mattarella firma il decreto immigrazione: abrogati i decreti sicurezza di Salvini

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto Immigrazione, il provvedimento varato dal Consiglio dei ministri del 5 ottobre – soprattutto su spinta del Pd – che cancella in gran parte i decreti sicurezza voluti dall’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Anche lo stesso capo dello Stato aveva inviato alcuni rilievi su quei provvedimenti, che sono stati ora recepiti dal nuovo decreto.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto Immigrazione varato dal Consiglio dei ministri il 5 ottobre. Si tratta del provvedimento che il governo ha messo a punto per superare, abrogandoli in parte, i decreti sicurezza varati da Matteo Salvini quando era ministro dell’Interno. Il superamento di quei decreti era stato richiesto anche dallo stesso capo dello Stato che aveva sollevato i suoi dubbi su alcune disposizioni inserite dal governo Conte uno. La modifica dei decreti è arrivata a più di un anno dalla nascita del nuovo governo formato da Pd e M5s, soprattutto su spinta dei dem.

Mattarella firma il decreto immigrazione

Il decreto firmato da Mattarella è quello contenente “disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare”, nonché le “modifiche agli articoli 131-bis, 391-bis, 391-ter e 588 del codice penale, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento, di contrasto all'utilizzo distorto del web e di disciplina del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale”.

Cosa contiene il decreto immigrazione

Il testo del decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 5 ottobre contiene sia norme sull’immigrazione, con un alleggerimento di alcune disposizioni previste dai decreti Salvini, sia un rafforzamento del cosiddetto daspo urbano per i responsabili di risse e atti di violenza, come nel caso dell’uccisone di di Willy Monteiro. Il provvedimento contiene anche altre norme, riguardanti il contrasto all’utilizzo distorto del web e la disciplina sul Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Per quanto riguarda la parte relativa all'immigrazione, il decreto interviene in particolare sulle sanzioni alle Ong, ma anche sulla cittadinanza italiana e sui tempi per ottenerla, riducendoli da 4 a 3 anni. Altre novità riguardano anche il settore dell'accoglienza e il ripristino della protezione umanitaria.

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