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Crisi di Governo 2022

Mattarella dice no alle elezioni e darà l’incarico per un governo istituzionale

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, dice no a un ritorno immediato al volo e annuncia che affiderà l’incarico di formare un governo istituzionale a una figura di alto profilo. Il presidente della Repubblica rivolge un appello a tutte le forze parlamentari: “Avverto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche in Parlamento per dare la fiducia a un governo di alto profilo che non deve identificarsi con nessuna forza politica”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha comunicato che non ci saranno elezioni ora ma che ci sarà un governo istituzionale, di “alto profilo”, e che lui stesso affiderà presto l’incarico a un esponente attorno a cui si dovrà trovare convergenza in Parlamento. Un governo non politico, ha precisato al termine dell’incontro con il presidente della Camera, Roberto Fico, che ha comunicato che il mandato esplorativo a lui affidato è fallito. Mattarella ha parlato al Quirinale concludendo il suo intervento con parole nette e chiare: “Avverto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche in Parlamento per dare la fiducia a un governo di alto profilo che non deve identificarsi con nessuna forza politica. Conto di affidare un incarico” a breve, ha fatto sapere il capo dello Stato dopo aver ribadito che la verifica di Fico “ha dato esito negativo”.

Mattarella spiega che ci sono due ipotesi: un nuovo governo nell’immediato o elezioni anticipate. Ma il capo dello Stato esclude l’ipotesi di un ritorno alle elezioni anticipate dopo il fallimento dell’incarico esplorativo di Fico e la conseguente impossibilità di formare una nuova maggioranza: “Questa seconda strada – dice riferendosi al voto anticipato – va attentamente considerata perché le elezioni rappresentano un esercizio di democrazia. Di fronte a questa ipotesi devo mettere in evidenza alcune circostanze: ho il dovere di sottolineare come il lungo periodo di campagna elettorale e la riduzione dell’attività di governo coinciderebbe con un periodo cruciale per l’Italia. I prossimi mesi sono quelli in cui sconfiggere il virus o esserne travolti, questo richiede un governo nel pieno delle sue funzioni e non ridotte al minimo. Lo stesso vale per la campagna di vaccinazione. Sul versante sociale, a fine marzo, verrà meno il blocco dei licenziamenti e questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti adeguati e tempestivi, molto difficile da assumere da un governo senza pienezza di funzioni in piena campagna elettorale. Va presentato il piano per i fondi europei, va presentato prima di quella data perché i fondi vanno utilizzati presto e più tempo si ha più c’è tempo di discuterne. Occorrerà provvedere al loro utilizzo per non rischiare di perderli, un governo ad attività ridotta non sarebbe in grado di farlo e per alcuni aspetti neanche potrebbe e non possiamo permetterci di perdere questo occasione”.

Mattarella sottolinea la necessità di tempi lunghi per andare al voto e poi avere un governo: “Dallo scioglimento delle Camere alle elezioni devono trascorrere 60 giorni, altri 20 per la riunione delle Camere, occorre poi formare il governo che deve ottenere la fiducia delle Camere e organizzare gli uffici di collaborazione dei ministri. Dallo scioglimento delle Camere del 2013 sono trascorsi 4 mesi, nel 2018 5 mesi. Si tratterebbe di tenere il Paese con un governo senza funzioni in mesi decisivi. Tutte queste preoccupazioni sono presenti ai cittadini che chiedono risposte rapide. Credo sia giusto aggiungere un’ulteriore considerazione. Ci troviamo nel pieno della pandemia, il contagio del virus è diffuso e allarmante e si temono nuove ondate nelle sue varianti. Le elezioni richiedono anche la campagna elettorale con comizi e incontri. Nel ritmo frenetico elettorale è impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti. In altri Paesi dove si è votato si è verificato un grave aumento dei contagi. Questo fa riflettere”, aggiunge il presidente della Repubblica sottolineando soprattutto il drammatico dato delle tante vittime causate dal Covid-19. E da qui la decisione di affidare l’incarico a una figura di alto profilo.

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